Nel futuro di Dea Capital potrebbe esserci in matrimonio o una vendita. Due ipotesi che sembrano non dispiacere agli investitori di Piazza Affari che già da tempo avevano concentrato la loro attenzione sulla società del gruppo De Agostini, attirati dalle sue performance di Borsa, dai suoi generosi dividendi, ma anche da fondamentali economici sempre in crescita. A stuzzicare l’appetito di Piazza Affari ci sono però anche le ipotesi sul destino della società, che potrebbe presto essere coinvolta nella rivoluzione che sta coinvolgendo i vertici della casa madre De Agostini, chiamati a ridefinire il posizionamento strategico di tutte le sue controllate.
Il cambio al vertice di De Agostini
Mancano pochi mesi alla staffetta al vertice di De Agostini. A giugno, dopo 17 anni alla guida del gruppo, Lorenzo Pellicioli lascerà la carica di amministratore delegato, accomodandosi sulla poltrona di presidente. Al suo posto arriverà Marco Sala, Ceo della controllata dei giochi Igt e prima ancora di Gtech e Lottomatica. Una vera rivoluzione al vertice che potrebbe portare novità importanti per l’intera galassia societaria che fa capo alle famiglie Boroli e Drago.
2021 in forte crescita per Dea Capital
Secondo i risultati approvati oggi, Dea Capital ha attualmente in gestione asset per 25,6 miliardi di euro, in crescita dell’11% rispetto al 31 dicembre 2020. Lo scorso anno si è chiuso con un risultato netto positivo per 23,8 milioni di euro, in crescita rispetto ai 20,4 milioni del 2020 “grazie al contributo a livello sia di piattaforma di alternative asset management, sia di portafoglio investimenti”, fa sapere la società. La posizione finanziaria netta consolidata è positiva per 135,9 milioni (erano 99,9 nel 2020), mentre al 31 dicembre 2021 il patrimonio netto della holding era pari a 446,13 milioni di euro, in linea con 446,35 milioni di inizio anno. In virtù dei risultati raggiunti, il management di Dea Capital ha proposto la distribuzione di un dividendo straordinario di 0,1 euro per azione. La cedola sarà staccata lunedì 23 maggio 2022 e messa in pagamento due giorni dopo. Ai valori attuali di Borsa, il dividend Yield supererebbe il 7%.
Il Ceo di Dea Capital, Paolo Ceretti, ha dichiarato: “Nel 2021 abbiamo consuntivato risultati molto positivi, proseguendo nel trend di crescita che stiamo registrando ormai da diversi anni. È evidente che le recenti tensioni legate alla guerra in Ucraina stanno delineando un quadro di riferimento decisamente complicato e dalla portata ancora non chiara; siamo però convinti di poter affrontare al meglio anche gli scenari più negativi”.
Il futuro di Dea Capital
Tra le società coinvolte nei cambiamenti che stanno interessando De Agostini potrebbe esserci Dea Capital, fiore all’occhiello del gruppo che si occupa di investimenti in private equity e nel settore dell’alternative asset management e che a sua volta controlla Dea Capital Funds e Dea Capital Real Estate e possiede una quota del 39% di Quaestio.
Secondo il Sole 24 Ore, i risultati raggiunti nel corso degli ultimi anni dalla società hanno attirato l’attenzione di alcuni operatori americani, interessati ad entrare nel mercato europeo (Dea Capital è presente non solo in Italia, ma anche in Francia e Germania).
Sono però due le ipotesi che circolano sul futuro del gruppo. Da un lato la vendita, dall’altro la ricerca di un partner, mentre sarebbero numerose le banche d’affari che avrebbero già iniziato a studiare le eventuali operazioni.
Il titolo Dea Capital corre in Borsa
Ogni decisione sarà presa solo dopo il completamento del cambio al vertice di De Agostini, ma nel frattempo la Borsa dimostra ancora di apprezzare sia i risultati finanziari resi noti dalla società che le riflessioni sul suo futuro. A poco più di un’ora dalla chiusura delle Borse, il titolo Dea Capital guadagna infatti il 6,81% del suo valore, attestandosi a quota 1,254 euro.