Strappa al rialzo Stellantis +5,9% a 17,309 euro dopo la lieta sorpresa di conti 2021 largamente superiori alle previsioni e un dividendo in crescita. Il gruppo ha chiuso l’anno con un utile netto di 13,4 miliardi di euro, quasi triplicato rispetto al 2020. I ricavi netti sono saliti del 14% a 152 miliardi di euro (contro una previsione di 149 miliardi) e il Cda proporrà un dividendo complessivo di 3,3 miliardi di euro all’assemblea degli azionisti del prossimo 13 aprile. Il dividendo è di circa 1,06 euro per azione, sopra il consensus che era per una cedola di 1,01 euro. Exor, primo azionista con il 14,4% del capitale e dei diritti di voto, incasserà così 475,2 milioni di euro.
Stellantis conti 2021, più profitti e premio per i dipendenti
Buone notizie anche per i dipendenti. Stellantis ha comunicato ai sindacati che, visti i risultati positivi a livello mondo, il gruppo ha deciso di erogare nel mese di aprile un premio per tutti i lavoratori Stellantis. Il valore del premio complessivamente a livello mondo è pari a 1,9 miliardi di euro e sarà erogato nella stessa percentuale sulla massa salariale dei lavoratori di ogni paese. “Il premio per il nostro paese – commenta Ferdinando Uliano di Fim Cisl – sarà pari a 450 euro ed andrà ad aggiungersi a quello di efficienza definito nel CCSL che mediamente è stato di 1.400 euro e verrà erogato con le stesse modalità di maturazione previste dal contratto”.
In attesa del nuovo piano industriale, che sarà illustrato al mercato il prossimo 1° marzo, il ceo Carlos Tavares ha saputo centrare l’obiettivo dell’aumento dei profitti, superando i tanti ostacoli, dalla carenza dei chips alle difficoltà regolamentari, che pesano sul mondo dell’auto. Stellantis ha ampiamente superato il consenso su tutta la linea (ricavi, EBIT adjusted, generazione di free cash flow). Per quanto riguarda la guidance 2022, Stellantis ha dato come uniche indicazioni di aspettarsi un margine sull’utile operativo adjusted a doppia cifra e un free cash flow industriale positivo.
Stellantis, guidance prudente per il 2022 piace agli analisti
Un atteggiamento prudente che piace agli analisti. Scrive ad esempio Banca Akros: “La guidance 2022 è molto vaga ma lascia spazio per una performance positiva e migliore delle attese”. Confermato il giudizio buy con prezzo obiettivo a 22 euro. Per Equita “i risultati del 2021 sono nettamente superiori alle previsioni. La guidance 2022 è coerente con le attese ma da chiarire” e anche la Sim milanese ha confermato la raccomandazione buy sul titolo con target di prezzo a 22 euro. Per quanto riguarda Intesa Sanpaolo, gli analisti ritengono che, “nonostante la situazione resti difficile a livello generale con un ulteriore aumento dei costi delle materie prime, il gruppo continuerà a fare leva sulle sue forti sinergie”. Per gli esperti dell’istituto, “il focus dell’attenzione resta comunque la presentazione del primo marzo” e intanto confermano il giudizio “buy” con target di prezzo a 24,1 euro.
“I risultati record di oggi dimostrano che Stellantis è ben posizionata per realizzare una forte performance anche nei contesti di mercato più incerti”, ha commentato Carlos Tavares aggiungendo che “siamo concentrati sull’attuazione dei nostri programmi per diventare un’azienda tecnologica per la mobilità sostenibile”.
Stellantis conti 2021, le ragioni del successo
Ma qual è la ragione per una promozione di queste proporzioni? Naturalmente la prima ragione è il forte aumento degli utili, in parte legato ad un andamento migliore dell’area Nafta (con margini elevati, pari al 16,3%) e dell’America Latina, seguita dall’area Emea. Ma non si è trattato di una crescita dei “pezzi” venduti, semmai della capacità di concentrarsi sui modelli più redditizi. In Nord America le consegne del gruppo Stellantis sono rimaste stabili (1,82 milioni di vettura), mentre i ricavi sono saliti da 60,6 a 69,7 miliardi di euro. Anche in Europa, a fronte di un lieve calo delle consegne (meno 79 mila unità, a 2,8 milioni di vetture), i ricavi sono aumentati da 56,5 a 59 miliardi di euro. La terza area geografica più importante, il Sud America, ha visto invece un forte incremento sia delle vendite (più 270 mila unità, a 830 mila) che dei ricavi, saliti da 6,2 a 10,6. Qualche progresso anche in Asia, il punto più debole del gruppo, dove le consegne sono aumentate da 181 mila a 219 unità, con ricavi per 3,9 miliardi (da 3,2).
Stellantis conti 2021, forti sinergie aumentano il beneficio di cassa
Inoltre, il risultato operativo rettificato, quasi raddoppiato a 18 miliardi con un margine dell’11,8%, conferma che Tavares ha vinto la scommessa di sviluppare forti sinergie rispetto alle “vecchie” Fca e Peugeot, ad ogni livello, sia produttivo che commerciale, con il risultato di generare un beneficio di cassa per 3,2 miliardi di euro utili a rimpolpare il cash flow industriale complessivo a 6,1 miliardi.
La nota aziendale sottolinea poi che “le vendite globali di veicoli a basse emissioni LEV hanno raggiunto le 388.000 unità, in aumento del 160% in un anno con la prima posizione nelle vendite di furgoni elettrici a batteria nell’Europa allargata” e di aver raggiunto il suo record storico nelle vendite mondiali di pickup con circa un milione di veicoli venduti”. Nel 2021 Stellantis ha lanciato più di 10 nuovi modelli, tra cui Citroën C4, Fiat Pulse, DS 4, Jeep Grand Cherokee, Wagoneer, Maserati MC20, Opel Mokka, Opel Rocks-e e Peugeot 308.