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La Borsa di Milano azzera tutte le perdite 2022: decisivo il balzo delle banche

Con il recupero di ieri Piazza Affari ha annullato le perdite del 2022: decisive le performance di banche, auto e utility – Wall Street attende i dati sull’inflazione

La Borsa di Milano azzera tutte le perdite 2022: decisivo il balzo delle banche

Rialzi sì, ma senza esagerare. A poche ore dall’uscita del dato sull’inflazione Usa, prevista sui massimi dal 1981, dalla Fed arrivano segnali di moderazione. Loretta Meister ritiene “esagerata” l’ipotesi di un aumento di mezzo punto, mentre Raphael Bostic si spinge a dire che l’ondata di inflazione si sta esaurendo. E così, da Wall Street a Piazza Affari, le Borse ritrovano coraggio, limitando i danni dopo la partenza contrastata del 2022. Ed è di buon augurio, alla vigilia delle decisioni per attutire l’effetto delle bollette sull’economia italiana, a un passo dall’asfissia, la notizia che il reattore europeo Jet che prova a imitare il processo di fusione nucleare delle stelle sia riuscito a produrre 59 megajoule di energia in cinque secondi (equivalente a circa 11 megawatt di potenza), circa il triplo rispetto a quanto ottenuto in un precedente esperimento del 1997. Si apre così la strada, lunga e complicata, verso la produzione di energia pulita. Vietato illudersi, ma è una conferma che, come è avvenuto per i vaccini, solo la scienza ci salverà.

La Cina alle prese con la crisi immobiliare

La Cina prova a risolvere, intanto, la crisi immobiliare che frena la ripartenza dell’economia. Sale del 3% China Evergrande, dopo che Reuters ha scritto del programma di sviluppo del 2022: la società prevede di consegnare nel corso dell’anno 600.000 appartamenti ai prezzi concordati con i clienti; non ci saranno sconti o svendite per fare cassa.

Stanotte Bloomberg ha scritto che i maggiori gestori di crediti inesigibili della Cina stanno aiutando gli sviluppatori immobiliari a corto di liquidità. L’ordine sarebbe arrivato da Pechino. Rallenta invece il settore tech dopo il balzo della vigilia.

Le Borse asiatiche e gli indici americani

Il Nikkei di Tokyo guadagna lo 0,3%, il Kospi di Seul lo 0,2%, l’S&P ASX200 di Sidney lo 0,3%. L’indice BSE Sensex di Mumbai è in rialzo dello 0,5%, la rupia indiana perde lo 0,2%. Stamattina la Reserve Bank of India ha confermato le attuali linee guida di politica monetarie, smentendo la previsione di una stretta.

Contrastati stamane i future delle Borse Usa dopo una seduta memorabile. Scendono di poco i derivati del Nasdaq, stanotte in ascesa del 2,08%. Avanzano anche S&P (+1,45%) e Dow Jones (+0,86%).

Corre dopo i conti Walt Disney (+6,9%): ricavi per 21,82 miliardi di dollari. Il servizio Disney+ aggiunge quasi 12 milioni di abbonati, con risultati sopra le attese.

Microsoft sale del 6,4%, rimbalza Meta (+5%) dopo quattro giorni di ribasso. Nvidia +2,2% dopo aver fallito all’assalto all’inglese Arm.

In attesa dei dati sull’inflazione, poco mossi i bond: il Treasury Note a dieci anni tratta a 1,93%. Petrolio Brent e WTI in lieve calo. Le scorte di greggio degli Stati Uniti sono scese la settimana scorsa di quasi cinque milioni di barili. Oro a 1.834 dollari al quinto rialzo di seguito,

Trimestrali ok, rimbalzano i listini europei

L’ascesa dei tassi nell’Eurozona frena alla vigilia dei dati Usa sull’inflazione. Di riflesso, spinti da una molla invisibile, gli indici azionari si spingono sui massimi. Non c’è una ragione specifica per spiegare il rimbalzo, salvo la volatilità che caratterizza questa fase. Certo, le trimestrali sono meglio del previsto, la crisi ucraina potrebbe risolversi senza drammi e l’andamento di Wall Street giustifica un cauto ottimismo. L’aumento dei tassi in Islanda, per giunta, non è visto come un segnale di pericolo.

Schnabel: “La Bce non sarà dogmatica”

Intanto, Isabel Schnabel, leader anche ideologica dei falchi Ue, dice che la Bce adotterà un atteggiamento non dogmatico. In un tweet di risposta ad Antonio Cesarano, il global strategist di Intermonte, Schnabel ha dichiarato che, in caso di rinnovata frammentazione del mercato legata alla pandemia, i reinvestimenti in PEPP possono essere adattati in modo flessibile nel tempo nelle classi di attività e nelle giurisdizioni in qualsiasi momento. Insomma, si può navigare a vista. Ma le prossime mosse andranno verso la stretta. Parlando al quotidiano tedesco Die Zeit, il presidente della Bundesbank Joachim Nagel ha affermato che “gli esperti stimano che l’inflazione nel 2022 sarà significativamente superiore al 4% in media in Germania” e chiede alla Bce di “normalizzare la politica monetaria se la situazione non migliora entro marzo”.

Rallenta lo spread, successo dell’asta spagnola

In questo quadro si abbassano i rendimenti, in particolare per i periferici. Sul secondario italiano scende lo spread: 151 punti base (-197%), con un tasso del Btp 10 anni di +1,7% e di +0,19% per il Bund di pari durata.

In attesa dell’asta Bot di oggi e del collocamento di Btp a medio-lungo di venerdì, la Spagna ha raccolto 7 miliardi di euro con un nuovo trentennale emesso via sindacato: la domanda ha raggiunto 60 miliardi.

Piazza Affari in pole position

Milano ha anche guidato l’ascesa dei listini del Vecchio Continente. Piazza Affari vola del 2,72%, superando la soglia psicologica dei 27mila punti base (27.128).

A dicembre 2021, l’indice della produzione industriale è sceso dell’1,0% rispetto a novembre, più del previsto, mentre nella media del quarto trimestre il livello della produzione cresce dello 0,5% rispetto alla frazione precedente. Lo si legge nei dati diffusi oggi da Istat, che ha rivisto il congiunturale di novembre a +2,1%. Per l’intero 2021, la produzione segna una crescita dell’11,8% dopo il crollo dell’11,4% nel 2020.

Bene anche le altre Borse: Madrid +1,96%; Amsterdam +1,87%; Francoforte +1,59%; Parigi +1,46%; Londra +1,12%.

Raddoppia l’utile di L’Oreal, corre Pandora

Tra i segni più spicca Amundi (+3,91%) dopo aver annunciato di aver già superato i target strategici per il 2022.

Prenota un balzo in avanti L’Oréal (+0,68%) dopo aver annunciato ieri sera una crescita degli utili del 16%, il doppio del resto del settore.

In rialzo anche Pandora, che aggiunge il 6,73% dopo aver rivisto al rialzo il proprio target di ricavi per il 2023.

Banche elettriche a Milano. Bpm superstar

È stata Milano la regina di giornata, spinta da almeno tre fattori. Il primo, esogeno, è legato al rialzo di Wall Street, dove i tre indici principali salgono di oltre un punto percentuale.

Il secondo fattore, endogeno, è legato alla reazione degli investitori alle trimestrali positive uscite negli ultimi giorni, che confermano l’ottimo tenore dei conti aziendali. Banco BPM +7,5%: promossa da Citi, è la miglior blue chip.

Scuderia Exor alla riscossa

Iveco (+6%) e CNH (+5,5%) guidano le azioni industriali davanti a Stellantis (+4,06%). Exor sale del 5,8%.

Elettriche le banche: Credem+5%, FinecoBank +3,8%, bene Mediobanca dopo i conti. Tutte società che hanno annunciato trimestrali/guidance superiori alle stime.

Il terzo fattore riguarda l’attenuazione delle tensioni su tassi e spread. L’indice delle nostre blue chip ha così quasi azzerato la perdita, ora -0,90%. L’indice Eurostoxx 50 nello stesso periodo ha perso il 2,2%.

Alerion +8% dopo le dichiarazioni dell’AD di A2A Renato Mazzoncini sull’interesse a entrare nella società come partner di maggioranza. Intercos +2,7% dopo la conferma delle trattative per un accordo commerciale con Dolce & Gabbana, che ha nei giorni scorsi ha rilevato le produzioni di profumi e cosmetici della griffe.

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