Nel segno dei bomber. Napoli e Juventus ottengono due vittorie importantissime e le firme sono quelle più attese: Osimhen e Petagna per gli azzurri, Vlahovic e l’altro neoacquisto Zakaria per i bianconeri. Il risultato è che Spalletti raggiunge il Milan al secondo posto, a un solo punto da quell’Inter che riceverà sabato prossimo al Maradona, mentre Allegri si piazza per la prima volta da inizio stagione in zona Champions, anche grazie alla clamorosa sconfitta dell’Atalanta contro il Cagliari.
Domenica ricca di emozioni, insomma, e la copertina spetta di diritto alla Signora, tornata a ruggire con il contributo dei nuovi arrivati, a cominciare dal più atteso. Tutti aspettavano un gol di Vlahovic e il serbo ci ha messo meno di un quarto d’ora per farlo: assist filtrante di Dybala e pallonetto morbido a battere Montipò (13’). Un mix di potenza, esplosività ed eleganza, proprio come nei desiderata del popolo bianconero, che aspettava un attaccante del genere dallo scorso 31 agosto, giorno dell’addio di Cristiano Ronaldo.
L’ex viola avrebbe potuto raccogliere anche un bottino migliore se il suo destro non fosse uscito a lato di un soffio, ma a conti fatti va bene così: sua maestà CR7, del resto, non era riuscito a lasciare il segno nel giorno del suo debutto… Al di là dei paragoni è evidente che Dusan abbia portato una massiccia dose di entusiasmo, perché la Juve ha giocato meglio del solito, con più intensità, freschezza e maggior veleno negli ultimi 30 metri.
In questo senso, è giusto sottolineare come anche Zakaria abbia fatto la sua parte: il gol, certo, propiziato da un gran filtrante di Morata e concluso con un bel diagonale a tu per tu con Montipò (61’), ma soprattutto corsa, intelligenza tattica e ottimi inserimenti in zona offensiva.
Insomma, la prima della Juve 2.0 è andata alla grande, anche grazie alla sconfitta dell’Atalanta, battuta a sorpresa a domicilio dal Cagliari (1-2). Proprio la Dea, Coppa Italia a parte (giovedì col Sassuolo), sarà la prossima avversaria in campionato, per quello che si prospetta come un vero e proprio scontro diretto per la Champions: in caso di vittoria, infatti, la Juve sarebbe virtualmente quarta a prescindere dalla gara in più rispetto ai bergamaschi.
“È stata una partita tosta perché il Verona corre molto e ci ha fatto dannare – l’analisi di Allegri – I tre davanti han lavorato bene, hanno tanta qualità e abbiamo avuto molte occasioni, ma dobbiamo restare calmi e sereni perché il cammino è ancora lungo. Era importante vincere per sfruttare l’entusiasmo dopo l’arrivo di Vlahovic e Zakaria e rubare punti all’Atalanta per la zona Champions. L’obiettivo scudetto è un discorso che riguarda solo Inter, Milan e Napoli”.
Già, perché là davanti la bagarre è totale e non solo grazie ai rossoneri, capaci di vincere il derby e fermare la cavalcata nerazzurra. Anche gli uomini di Spalletti stanno facendo la loro parte e ora si preparano a ricevere la capolista al Maradona, per quello che si annuncia come un altro turno campale per la lotta al titolo. Ieri gli azzurri erano obbligati a vincere, altrimenti avrebbero gettato al vento la clamorosa chance di portarsi a meno uno in classifica: missione compiuta grazie ai due gol segnati nella ripresa da Osimhen (59’) e Petagna (90+10’), cancellando così un primo tempo piuttosto complicato, reso tale dalla solita generosità del Venezia. Ospina ci ha messo le mani due volte per impedire che i neroverdi trovassero il clamoroso vantaggio, poi però è venuta fuori la maggior qualità del Napoli, tornato in quella zona scudetto che sembrava essersi persa con le difficoltà invernali.
“Questa vittoria ci dà quella consapevolezza superiore, ci dice che abbiamo la possibilità di fare buone partite, di giocare sempre per vincere – il commento felice di Spalletti – Abbiamo portato a casa una vittoria importante su un campo difficile, ora possiamo lavorare bene in settimana e preparare la partita con l’Inter, recuperare Koulibaly (campione d’Africa con il Senegal, n.d.r.) e Anguissa sarà importante”.
Sarà una settimana bollente, su questo non c’è dubbio, in perfetta sintonia con un turno, il prossimo, che vedrà appunto lo scontro tra Napoli e Inter, ma anche quello tra Atalanta e Juventus.