Dopo una lunga settimana culminata con la rielezione del Presidente Sergio Mattarella al Quirinale, i riflettori tornano ad accendersi su Palazzo Chigi. E sul tavolo insieme alle restrizioni anti-Covid anche il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Draghi non ha perso tempo e ha sollecitato tutti i ministri a presentare per mercoledì 2 febbraio un rendiconto preciso rispetto a quello che è lo stato di avanzamento dei lavori in modo tale da capire se la rata di giugno (la seconda trance di finanziamenti) è a rischio oppure no e, nel caso, capire dove bisogna accelerare. Dopo tutte le tensioni e gli strascichi della settimana di votazioni al Quirinale, il cambio di passo del premier italiano sembra evidente: meno parole, più fatti.
Nel dettaglio, l’erogazione della seconda rata, in scadenza al 30 giugno 2022, presuppone il conseguimento di 45 traguardi e obiettivi per un contributo finanziario e di prestiti pari a 24,1 miliardi di euro. L’erogazione delle risorse non deve essere data per scontata, dato che è subordinata al rispetto di una rigida tabella di marcia. Dunque, il secondo Consiglio dei ministri della settimana sarà dedicato a una precisa ricognizione della situazione relativa ai principali obiettivi Pnrr del primo semestre dell’anno.
Obbligo di mascherina all’aperto e discoteche: cosa cambia e da quando
Due provvedimenti in una settimana. Le forze politiche si ritrovano ad aprire il dossier delle misure legate all’emergenza pandemica e mettere ordine alle questioni rimaste aperte come l’obbligo di mascherina all’aperto e la chiusura delle discoteche. L’esecutivo ha deciso di prorogare per altri 10 giorni entrambe le misure. In settimana poi si affronteranno altri temi caldi come la durata del green pass per chi ha fatto il booster, il sistema colori, la scuola e nuove regole sulla ra. Intanto, da domani entreranno in vigore le nuove regole per il green pass e la multa per i non vaccinati over 50 L’obiettivo è semplificare le regole e avviare il processo verso una “normalizzazione della vita degli italiani”.
Se da una parte stiamo assistendo a un “miglioramento della pandemia” dall’altra il virus continua a circolare, facendo pressioni sugli ospedali. L’obiettivo è “normalizzare la vita degli italiani” senza però abbassare la guardia e fare passi indietro. Sicuramente una strategia ben diversa di altri Paese europei che si prestano a ridurre le misure anti-Covid, come Francia, Regno Unito e Danimarca.