Generali Italia è stata ammessa al regime di adempimento collaborativo (o di Cooperative compliance), istituito con il decreto legislativo n. 128/2015, che consente un dialogo costante e preventivo con l’Agenzia delle Entrate. L’ammissione al regime – che decorre dal periodo di imposta 2021 – avviene dopo la verifica, da parte dell’Agenzia delle Entrate, della piena adeguatezza del Tax Control Framework adottato dalla compagnia assicurativa per la rilevazione, misurazione, gestione nonché controllo del rischio fiscale.
In particolare, il regime recante “Disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente”, prevede a carico delle imprese:
- L’implementazione di un efficace sistema di autovalutazione preventiva del rischio fiscale (mediante la costruzione e la manutenzione del cosiddetto Tax Control Framework: vedi oltre);
- L’osservanza degli obblighi di disclosure e promozione di una mission aziendale improntata al rispetto della normativa tributaria;
In cambio di semplificazioni, riduzione di sanzioni e, più in generale, di un rapporto “privilegiato” con l’amministrazione finanziaria.
La partecipazione al regime prevede contatti costanti e trasparenti tra la Compagnia e l’Agenzia delle Entrate. Ed è proprio con questi propositi che nella Compagnia è stato istituito un presidio di Tax Risk Management.
Lo sviluppo di un modello di gestione del rischio fiscale, l’adozione di una strategia fiscale, l’istituzione di un presidio di Tax Risk Management e l’ammissione al regime di Cooperative compliance consentiranno di eliminare il rischio fiscale, inteso come il rischio di operare in contrasto con i principi dell’ordinamento tributario.