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Casinò di Campione riapre i battenti dopo 3 anni di stop

A tre anni e mezzo dalla chiusura per fallimento la Sala da gioco del Canton Ticino riapre le sue porte mercoledì 26 gennaio 2022 – Si riparte con 174 addetti, slot machine all’avanguardia e un sistema di registrazione e accesso con impronta digitale

Casinò di Campione riapre i battenti dopo 3 anni di stop

Inizia una nuova era per il Casinò di Campione d’Italia. Dopo il fallimento dichiarato il 27 luglio 2018 dal Tribunale di Como, la più grande casa da gioco d’Europa è pronta a riaprire le sue porte da mercoledì 26 gennaio 2022. In realtà la grande riapertura era stata annunciata per il 31 dicembre scorso, ma la quarta ondata della pandemia ha bloccato l’inaugurazione facendo slittare la data a fine gennaio.

Il Casinò Campione d’Italia era la più grande azienda di Campione d’Italia, l’enclave italiana in Svizzera, nel Canton Ticino, e situata sulla costa orientale del lago di Lugano. Negli anni d’oro, il Casinò incassava cifre spropositate, fino a 180 milioni di franchi l’anno, soldi che hanno permesso di finanziare numerose opere pubbliche ma anche di pagare gli stipendi – di 482 dipendenti e in linea con il costo della vita svizzero – dei manager e del personale della casa da gioco e del Comune (ben 102 dipendenti per un Comune di appena 2000 abitanti). Poi il crac. L’’impossibilità da parte del Casinò di versare le quote dovute al Comune di Campione, unico socio, portarono al dissesto finanziario.A chiedere il fallimento della casa da gioco è stato il pubblico ministero Pasquale Addesso a seguito del debito milionario creatosi con il municipio. Già al 30 aprile 2018 i debiti ammontavano a 132 milioni milioni, di cui 42 spettanti al comune di Campione d’Italia.

Dato che la casa da gioco è da sempre l’unica azienda dell’exclave, con la sua chiusura e il licenziamento collettivo dei dipendenti tutto il paese andò in crisi. Poco dopo il fallimento chiuse anche la scuola dell’infanzia e un centro degli anziani, portando inoltre a numerose diffide da parte dei dipendenti pubblici al comune per il mancato pagamento degli stipendi e contributi per il funzionamento delle strutture.

Nel dicembre del 2020, arriva la decisione della Corte di Cassazione di revocare la sentenza di fallimento. La società ha così potuto presentare una domanda per l’accesso alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale. Tale proposta fu accolta nella primavera del 2021 e il Tribunale di Como ha nominato i commissari giudiziali e fissato l’adunanza dei creditori per il voto sulla proposta.

Del progetto si è occupato l’amministratore delegato Marco Ambrosini mentre il piano industriale è stato predisposto dalla società di consulenza direzionale Vitale-Zane & Co.

Anche le organizzazioni sindacali hanno fatto la loro parte. Nel mese di novembre, i sindacati hanno sottoscritto un contratto collettivo di lavoro, dopo aver pubblicato un bando per le nuove assunzioni e aver raccolto 663 candidature a fronte dei 174 posti liberi. Il nuovo contratto di lavoro riflette i fondamentali elementi di flessibilità e contenimento dei costi previsti dal piano industriale approvato dal Tribunale.

Un altro attore che ha giocato un ruolo fondamentale per la riapertura del Casinò è rappresentato da Novomatic – società attiva nella realizzazione di slot machines e dei relativi sistemi informatici di gioco – con il quale il Casinò di Campione ha siglato un accordo per il noleggio di 400 slot machines. La società ha definito anche gli altri contratti funzionali alla ripresa dell’attività, tra i principali quello di videosorveglianza, manutenzione impiantistica dell’immobile, pulizie e altre forniture. Mentre, proseguiranno i contatti e gli approfondimenti per la ricerca dei partner cui affidare la gestione della ristorazione – in questa fase è previsto in via transitoria un servizio di catering – e degli spazi commerciali.

Sotto il profilo della governance a fine novembre si è tenuta la prima seduta del nuovo consiglio di amministrazione, composto da Erminia Rosa Cesari (presidente), Marco Ambrosini (amministratore delegato) e Carmine Garzia (consigliere).

Inoltre, nei mesi scorsi sono stati predisposti il nuovo statuto della società ed il testo della nuova convenzione che regola i rapporti tra la proprietà (il Comune) e la società di gestione del Casinò. Come previsto dal Piano approvato dal Tribunale, i trasferimenti dalla Casa da Gioco al Comune nel periodo 2022-2026 saranno compresi tra i 500mila euro (2022) ed i 2,5 milioni di euro (2026). Sono quindi molto lontani i tempi in cui i trasferimenti annui superavano i 30 milioni di euro.

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