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Presidente della Repubblica: fumata nera nella prima votazione

In mancanza di un accordo tra i diversi schieramenti il quorum per l’elezione del Presidente della Repubblica è lontanissimo – La prima votazione si è conclusa con un nulla di fatto – In mattinata Draghi ha incontrato Salvini e Letta, nel pomeriggio dopo una serie di incontri i partiti hanno ufficializzato “l’apertura di un dialogo”

Presidente della Repubblica: fumata nera nella prima votazione

Nessuna sorpresa dalla prima votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica, con la maggior parte dei parlamentari, riuniti in seduta comune insieme ai delegati regionali, che ha votato scheda bianca. La scelta è chiara: per capire chi sarà il nuovo capo dello Stato occorrerà attendere l’evoluzione delle trattative tra i leader politici, che oggi hanno affermato di aver “aperto un dialogo.

Giornata di incontri

A questo proposito, oggi è emerso un elemento politico degno di nota, cioè gli incontri tra il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il leader di Lega, Pd e M5S, Matteo Salvini, Enrico Letta e Giuseppe Conte.

Il numero uno della Lega nel pomeriggio ha incontrato l’alleata di coalizione, Giorgia Meloni, allo scopo di capire se sia possibile procedere compatti o se le distanze tra i due partiti che si contendono la leadership del centrodestra stia diventando incolmabile. Successivamente Salvini ha visto il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, che ha voluto verificare se la chiusura del Carroccio sul trasloco di Draghi da Palazzo Chigi al Quirinale sia superabile oppure no. Lega e Pd, attraverso un nota, hanno parlato di un confronto “lungo e cordiale”, che ha “aperto un dialogo su alcune ipotesi” e che avrà un aggiornamento a domani, quando i due leader torneranno a vedersi.

Nel tardo pomeriggio Salvini ha chiuso il “giro di consultazioni”, incontrando il numero uno del Movimento 5 Stelle e alleato di Governo, Giuseppe Conte, che a sua volta ha visto il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani. Quest’ultimo si è limitato a confermare che per gli azzurri Mario Draghi deve restare a Palazzo Chigi.  

 “Sto lavorando perché nelle prossime ore il centrodestra unito offra non una ma diverse proposte di qualità”, ha detto Salvini in serata.

Trionfa la scheda bianca

In questo contesto, nel corso della prima tornata di votazioni, il centrosinistra ha votato scheda bianca, così come la Lega e Forza Italia. Stessa scelta per Fratelli d’Italia, che ha però annunciato che da domani dovrebbe inserire nell’urna il nome dell’ex magistrato, Carlo Nordio. Azione e Più Europa hanno invece indicato il nome della ministra della Giustizia, Marta Cartabia. “Non parteciperemo al rito della scheda bianca che è semplicemente un tatticismo per coprire il fatto che i grandi partiti non hanno ancora trovato un accordo. Dopo tanto blaterare di donne, una donna competente c’è e noi la votiamo convintamente da subito”, ha dichiarato la senatrice di Più Europa, Emma Bonino.

Ricordiamo che nell’ambito delle prime tre votazioni il quorum richiesto per l’elezione del presidente della Repubblica è pari a due terzi dei componenti del Collegio. In numeri, oggi sarebbero dovuti arrivare 672 voti. Dalla quarta votazione in poi basterà la maggioranza assoluta.

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