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Dal pharma al fintech, così Exor Seeds investe sul futuro

Negli ultimi quattro anni Exor Seeds ha investito almeno 800 milioni di dollari nel comparto tecnologia – Dall’8,7% di Via Transportation ai 50 milioni a Casavo, ecco tutte le scommesse dela società di venture capital del gruppo Exor

Dal pharma al fintech, così Exor Seeds investe sul futuro

Altro che banche. John Elkann, che non nasconde la sua passione per l’innovazione, si è portato avanti. Exor Seeds, la società in cui sono concentrati gli investimenti della finanziaria nelle startup, ha annunciato ieri di aver partecipato insieme a Tiger Global, TCV e KKR ad un nuovo round di finanziamento da 486 milioni di euro in Qonto. La fintech francese è specializzata nei servizi di gestione finanziaria e contabile per le PMI ed i professionisti e vanta oltre 220mila clienti nei quattro paesi in cui attualmente opera: Francia, Italia, Germania e Spagna. Il finanziamento valorizza Qonto 4.4 mld di euro. Non è stato reso noto l’importo dell’investimento della capogruppo della scuderia Agnelli, ma è probabile che l’ammontare sia contenuto, 

Exor Seeds, nata nel 2017 sotto la regia di Noam Ohana (ex Stanford University) per raccogliere gli investimenti in startup del gruppo ha in portafoglio investimenti in 53 startup, una miniera che svaria tra numerose attività in giro per il mondo con interessi che vanno dalla mobilità, al fintech fino al settore salute. Dallo scorso settembre, tanto per sottolineare l’attenzione di Elkann per lo sviluppo di queste attività, a presiedere Exor Seeds è stato chiamato Diego Piacentini, già stretto collaboratore di Jeff Bezos e di Apple, per due anni (dal 2016 al 2018) commissario straordinario per l’attuazione dell’agenda digitale per il governo italiano. Piacentini, consigliere non esecutivo dell’Economist, altra partecipata di Exor, si occupa tra l’altro di diverse iniziative indirizzate al Bel Paese, tra cui l’evento annuale Italian Tech Week. 

Nel corso degli ultimi anni Exor Seeds ha investito, tenendo conto dell’ultima operazione, almeno 800 milioni di dollari nel comparto della tecnologia, incluso l’8,7% di Via Transportation, dove è oggi l’azionista più rilevante dopo i fondatori con un investimento di 200 milioni di dollari. Via, diretta rivale di Uber, gestisce una piattaforma attiva in oltre 70 città di 20 Paesi. “In questo momento è più che mai importante creare soluzioni innovative per un futuro più sostenibile” fu per l’occasione il commento di Elkann. 

Ma nell’elenco delle iniziative si trova, per la verità, un po’ di tutto. Si va da soluzioni finanziarie d’avanguardia come la fintech Brex alla produzione di assorbenti e creme di nuova generazione, il campo di attività di Because. La brasiliana Cariuma, invece, produce sneakers ed altre scarpe di tendenza.  

Un investimento di 50 milioni di euro è finito a Casavo, la piattaforma italiana proptech, attiva sul mercato con il modello di instant buying immobiliare (acquisto un immobile, lo ristrutturo e lo rimetto in vendita). Ma non manca un occhio di riguardo per l’immobiliare sui mercati emergenti più dinamici, grazie ad un investimento in EMPG, network che copre Paesi come l’Indonesia ed il Messico, senza trascurare Dubai.

E a spulciare l’elenco si scoprono iniziative come la EQR di Cambridge che si propone l’obiettivo di abbassare il costo delle medicine, favorendo la trasparenza dei prezzi. Lanciata nel gennaio 2020, l’azienda ha appena avviato una jv con l’americana Cvs Health per produrre e distribuire farmaci oncologici a basso costo. 

E non manca un occhio di riguardo al clima. Da Crusoe, che si occupa di eliminare le emissioni nocive di gas e petrolio fino alla ricerca sul nucleare pulito di NewCleo. Insomma, una scommessa a 360 gradi sul futuro, in attesa che i semi diano buoni profitti. 

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