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La Bce colomba scalda le Borse e la galassia Agnelli vola

Tutti in rialzo i listini azionari europei dopo le rassicurazioni della Bce mentre Wall Street viaggia a due velocità – A Piazza Affari exploit di Cnh e Stellantis ma in crescita anche Eni e Intesa Sanpaolo

La Bce colomba scalda le Borse e la galassia Agnelli vola

I listini europei archiviano una seduta effervescente nel giorno delle banche centrali (Bce e BoE), mentre Wall Street si muove contrastata (il Nasdaq perde circa l’1,4%) dopo i record aggiornati ieri alla luce delle decisioni della Fed.

Piazza Affari è la più timida, +0,44%, 26.782 punti. Si apprezzano con maggior convinzione Francoforte +1%, Parigi +1,12%, Amsterdam +0,8%, Madrid +1,25%, Londra +1,29%. 

Salgono i rendimenti dei titoli della zona euro e la moneta unica rialza la testa dopo le decisioni della Bce. Scende l’indice del dollaro, mentre è tonica la sterlina con la BoE che alza i tassi, prima banca centrale dei paesi del G7 a osare questa mossa. 

Viaggiano in positivo oro e petrolio.

BCE, EURO E BTP

La maratona di riunioni delle banche centrali, da New York a Londra, passando per Francoforte, porta un quadro aggiornato delle politiche monetarie dall’una all’altra sponda dell’Atlantico. 

In particolare, la Bce ha tenuto fede alle previsioni mantenendo il costo del denaro intorno a zero e stabilendo che Il programma di emergenza legato alla pandemia (del valore complessivo di 1.850 miliardi di euro) si chiuderà a fine marzo. Le entrate del debito giunte a scadenza nell’ambito Pepp saranno reinvestite fino al 2024. Verrà nel frattempo potenziato il programma degli acquisti Qe: 40 miliardi al mese nel primo trimestre 2022, 30 miliardi nel secondo trimestre e poi nuovamente 20 miliardi almeno fino a ottobre, se necessario anche oltre per garantire una politica monetaria accomodante. Eurotower ha alzato le stime sull’inflazione, ma ha tagliato quelle relative alla crescita per il 2022. Christine Lagarde infine ha detto che è “improbabile” ma non impossibile un rialzo dei tassi il prossimo anno. “In base alle attuali circostanze…come ho già detto, è molto improbabile che alzeremo i tassi d’interesse nel 2022, questo è ancora vero”…”tuttavia, dobbiamo essere molto attenti a cosa ci diranno i dati. E lo faremo a ogni incontro sulla politica monetaria e a maggior ragione quando avremo proiezioni regolari”.

Secondo indiscrezioni di Reuters i governatori delle banche centrali di Austria, Belgio e Germania non sarebbero d’accordo con la decisione della Bce di proseguire con gli acquisti di titoli di Stato, poiché l’orizzonte di reinvestimento sarebbe troppo lungo e vincolerà la Banca centrale in futuro, anche se l’inflazione dovesse finire oltre il target.

La reazione dell’euro alle decisioni di Lagarde è stata di apprezzarsi contro dollaro, per poi ridimensionare i guadagni. Al momento il progresso è dello 0,2%, con un cambio attorno a 1,131.

La carta italiana è andata sotto pressione nel giorno dello sciopero generale di Cgil e Uil, impensierita dalla scelta di Francoforte, salvo poi recuperare leggermente.

Alla chiusura lo spread tra decennale italiano e tedesco segna 132 punti base (+2,95%) e i tassi dei due titoli benchmark crescono rispetto al dato finale di ieri. Il Btp si porta a +0,97% e il Bund a -0,35%.

LA BOE AlZA IL TASSO DELLO 0,25%: SUL FTSE 100 FESTEGGIANO LE BANCHE

La Banca d’Inghilterra ha alzato il suo tasso di interesse principale allo 0,25% a causa dell’aumento delle pressioni inflazionistiche in Gran Bretagna, diventando così la prima grande banca centrale al mondo ad aumentare i costi di finanziamento dalla pandemia. Una mossa attesa, ma che poteva essere ulteriormente rinviata visto il dilagare di contagi da coronavirus nel paese.

Le azioni delle grandi banche britanniche come Barclays e Lloyds brindano alla decisione e i titoli si apprezzano rispettivamente del 3,7% e del 4,65%.

LA BANCA CENTRALE TURCA ABBASSA I TASSI E LA LIRA VA KO

Va ancora a tappeto la lira turca che tocca un nuovo minimo storico contro il dollaro a 0,0639 (-5,7%) dopo che a Banca centrale di Turchia, in controtendenza con il resto del mondo, ha abbassato di 100 punti base il proprio tasso di interesse di riferimento portandolo al 14%. La politica monetaria del paese segue le direttive del presidente Tayyip Erdogan e da settembre i tassi sono stati tagliati di 400 punti base. Nel corso di un anno la divisa di Ankara ha perso la metà del suo valore contro il dollaro.

IN RIALZO PETROLIO E ORO

Tra le materie prime corrono i future del petrolio. Visto l’ottimismo mostrato ieri da Jerome Powell sulla ripresa economica, che non pare messa a rischio dalla variante Omicorn, tanto più che, secondo l’epidemiologo della Casa Bianca Anthony Fauci la terza dose di Pfizer e Moderna protegge anche dalla mutazione sudafricana.

Il Brent si apprezza dell’1,73% a 75,16 dollari al barile; il Wti del 2,27% a 72,48 dollari.

In rialzo anche l’oro spot, +1,2%, 1798,40 dollari l’oncia.

LA FOTO FINALE DI PIAZZA AFFARI

Sul principale listino milanese sono in evidenza i titoli della galassia Agnelli, in particolare Cnh +4,38% e Stellantis +3,3%, in un settore auto ben comprato a livello europeo. Festeggia Exor +1,08%.

Rimbalzano i titoli oil: Tenaris +2,87% e Eni +1,65%.

Tra gli industriali è in evidenza anche Leonardo +1,14%; tra le utility Terna +0,93%.

I titoli finanziari sono contrastati. Nella parte alta del listino si collocano Intesa +1,86%; Azimut +1,43%; Mediobanca +1,12%.

Nella parte bassa Bper, che veste la maglia nera e lascia sul terreno il 4,25% dopo il rally di ieri a seguito dell’offerta non vincolante per Carige (-2,37%).

In ribasso anche Banco Bpm -1,9% e Unicredit -0,53%.

Scendono inoltre A2a -2,59% e Moncler -2,38%.

Telecom perde lo 0,92%, risalendo dai minimi di giornata, con le vendite che sono scattate a seguito del terzo profit warning in un anno annunciato ieri sera dalla società. Benché il taglio delle stime fosse atteso dal mercato, “la revisione è molto pesante”, secondo Equita. “Con questi numeri ci sembra difficile per il Cda non considerare con grande attenzione l’offerta di Kkr”, dice il broker, mentre secondo altri analisti lo stallo nella governance del gruppo potrebbe mettere a dura prova la pazienza del fondo Usa.

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