Due incidenti causati dal gas in pochi giorni, uno, il più terribile, in Sicilia a Ravanusa e uno a Roma dovuto allo scoppio di una bombola. La prima domanda che viene in mente è questa: chi pagherà i danni di questi eventi? La risposta è una soltanto: la polizza assicurativa obbligatoria, obbligatoria perché è sottoscritta automaticamente dall’utente all’atto della stipula del contratto di erogazione del gas canalizzato. La polizza è rivolta solo all’utente domestico non professionale. Per le bombole invece niente da fare, qualsiasi incidente sia avvenuto non viene risarcito nessun danno. Il perchè di questa differenza di trattamento e di come e cosa prevede la polizza assicurativa obbligatoria, lo abbiamo chiesto a Antonio Guerrini, ingegnere, a lungo direttore generale della associazione confindustriale dei produttori di apparecchi domestici e professionali e uno dei massimi esperti in tema di sicurezza e tecnologia domestica.
Cosa dice questa polizza che ben pochi conoscono?
“Si tratta esattamente di una obbligatoria polizza assicurativa collettiva per gli incidenti da gas canalizzato. Infatti sulla bolletta gas è effettuato un prelievo che alimenta il fondo nazionale per la stipula della polizza. L’assicurazione, valida su tutto il territorio nazionale, è attivata in via automatica ed è regolamentata dalla Deliberazione 19 maggio 2020 e il premio complessivo annuo per punto di riconsegna assicurato, imposte incluse, è pari ad € 0,45 per ciascuno degli anni 2021-2022-2023-2024.”
Un importo molto contenuto…
“Addirittura potrebbe essere inferiore poiché la gara per l’assegnazione dell’assicurazione che, ricordo, dovrebbe riguardare circa 21 milioni di utenti del gas canalizzato, subisce come tale un ribasso e da 0,45 euro potrebbe essere ribassata fino a un max del 20%. Il contraente è il Comitato Italiano Gas (CIG)”.
A chi deve rivolgersi l’utente finale per il risarcimento?
“La compilazione della comunicazione dell’incidente spetta solo all’azienda di trasporto gas che deve inviarla al CIG entro 30 giorni dall’avvenuto incidente. Il caso di Ravanusa, essendo l’incidente attribuibile alla rete gas, prevedrebbe quindi un intervento risarcitorio, in tempi e modi specificati dalla polizza, con il pool di compagnie (assicurazione contraente e riassicurazioni) con cui è stato stipulato il contratto”.
Il risarcimento è sempre dovuto?
“Cerchiamo di essere chiari; nessun allaccio alla rete del gas viene effettuata se non vi sono condizioni precise di sicurezza. L’utente deve seguire le indicazioni della società incaricata per la distribuzione che spesso è una municipalizzata. Lo stesso vale per la rete di distribuzione interna ai palazzi e agli allacciamenti nei singoli appartamenti che deve essere fatta a regola d’arte, secondo le normative.
Quindi se la rete interna gas (condominio e appartamento) non è stata effettivamente stesa e certificata da una primaria società impiantistica con le necessarie autorizzazioni, l’assicurazione non è da considerarsi attiva?
“Esattamente. Quindi l’utente deve informarsi bene anche su questo”.
Facciamo il caso che un utente subentra ad un altro e “eredita” un impianto preesistente. Cosa deve fare per la sua sicurezza?
“Deve prioritariamente richiedere la certificazione dell’impianto di casa rilasciata da un tecnico autorizzato”.
E se venissero accertate, delle irregolarità da parte di chi doveva controllare?
“Resta il fatto che se fossimo nel caso di inadempienze da parte delle autorità preposte alla vigilanza, sarebbero previsti risvolti civili e penali che la magistratura dovrebbe verificare”.