Nel mese di ottobre cresce il numero degli occupati, spinto al rialzo (+0,2%, pari a +35mila unità) solo dagli uomini. Parallelamente sale pure il numero dei disoccupati, in crescita a causa della forte flessione registrata tra gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,6%, pari a -79mila unità). Lo comunica l’Istat, attraverso il consueto aggiornamento mensile.
L’aumento dell’occupazione, che ha riguardato solamente gli uomini, lo ricordiamo, coinvolge soprattutto i dipendenti, le persone tra i 15-24 anni e gli ultra 50enni. Il tasso di occupazione sale al 58,6% (+0,1 punti).
In crescita al 9,4% (+0,2%) anche il tasso di disoccupazione. A determinare il rialzo è soprattutto il calo degli inattivi (-79mila su settembre e -425mila su base annua). In numeri, le persone in cerca di lavoro nel mese sono aumentate di 51mila mentre sull’anno sono diminuite di 139mila unità. Gli occupati sono cresciuti di 35mila unità su settembre. I disoccupati raggiungono a ottobre quota 2 milioni 373mila unità.
“Confrontando il trimestre agosto-ottobre 2021 con quello precedente (maggio-luglio), si osserva un livello di occupazione più elevato dello 0,2%, con un aumento di 42mila unità”, sottolinea l’istat, secondo cui, rispetto ai livelli pre-pandemia il numero di occupati è inferiore di quasi 200 mila unità.
“Nel mese di ottobre prosegue la crescita dell’occupazione osservata a settembre, con un aumento in due mesi di oltre 140 mila occupati; rispetto a gennaio 2021, l’incremento supera i 600 mila occupati ed è dovuto esclusivamente alla ripresa del lavoro dipendente. Il tasso di occupazione è più elevato di 1,8 punti percentuali” – commenta l’Istat, osservando che “Rispetto ai livelli pre-pandemia (febbraio 2020) il numero di occupati è inferiore di quasi 200 mila unità; il tasso di occupazione, pari al 58,6%, è più basso di 0,1 punti, quello di disoccupazione è sceso dal 9,7% al 9,4%, mentre il tasso di inattività, ora al 35,2%, è superiore di 0,4 punti”.