Luigi Gubitosi lascia le sue deleghe di amministratore delegato e direttore generale di Tim, anche se resterà nel cda, per favorire l’esame del progetto di Opa annunciato dal fondo americano KKR. Le sue deleghe di amministratore delegato saranno in larga parte assunte dal presidente Salvatore Rossi mentre quelle di direttore generale passano a Pietro Labriola, che resta però anche Ad di Tim Brasil.
Il ribaltone ai vertici di Tim era nell’aria da tempo, sollecitato dal primo azionista Vivendi e accelerato dall’annuncio dei giorni scorsi di una manifestazione d’interesse di KKR in vista del lancio di un’Opa sul 100% delle azioni della compagnia telefonica. Ma il punto di svolta è stato quello determinato dalla lettera che l’Ad uscente, Luigi Gubitosi, ha inviato ieri al consiglio d’amministrazione manifestando la propria disponibilità a fare un passo indietro e a rimettere le sue deleghe per aprire la parte a un esame sereno e immediato dell’offerta preliminare del fondo KKR “nel rispetto del mercato”. Cosa è che avvenuta nel cda di oggi dove le carte sono state messe sul tavolo. Ora Salvatore Rossi, insieme ad un comitato ad hoc, esaminerà le opzioni strategiche che Tim ha di fronte, a partire dall’offerta di KKR. Ma bisognerà anche fare piena luce sui conti che sono una delle ragioni che hanno mandato in crisi la guida di Gubitosi.
Malgrado le turbolenze ai vertici, l’incertezza sulla via da imboccare di fronte a KKR e le criticità del bilancio, il titolo Tim ha retto anche ieri in Borsa dove ha limitato le perdite malgrado il diluvio che si è abbattuto su tutti i listini azionari: Tim ha perso lo 0,7% dopo la cavalcata dei giorni scorsi.
