Titolo Alibaba in caduta libera sul Nyse dopo la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre del suo anno fiscale, chiuso con utili in picchiata, ma ricavi in rialzo. A mezz’ora dall’apertura del mercato americano, le azioni cedono quasi il 10% del loro valore a 146,16 dollari. Da inizio anno, a causa dei paletti al digitale imposti dal governo cinese, il titolo ha perso il 38%.
Tornando alla giornata odierna, la pioggia di vendite sul titolo è stata scatenata dai risultati del periodo che va da luglio a settembre, chiuso con un utile netto in calo dell’81% a quota 5,37 miliardi di yuan (741,3 milioni di euro) a fronte dei 28,7 miliardi di yuan registrati stesso periodo del 2020. A pesare, oltre alla nuova normativa sul digitale, anche la multa da 2,3 miliardi di euro comminata al gruppo per intralcio alla concorrenza.
Buone notizie arrivano invece sui ricavi, cresciuti del 29% a 155 miliardi di yuan (21,4 miliardi di euro). “In questo trimestre, Alibaba ha continuato a investire con fermezza sui nostri tre pilastri strategici del consumo interno, della globalizzazione e del cloud computing per gettare solide basi per il nostro obiettivo a lungo termine di crescita sostenibile in futuro”, ha affermato Daniel Zhang, presidente e amministratore delegato del gruppo.
“I nostri consumatori attivi annuali in tutto l’ecosistema hanno raggiunto circa 1,24 miliardi, con un aumento netto trimestrale di 62 milioni di consumatori e siamo sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo a lungo termine di servire due miliardi di consumatori a livello globale”, ha aggiunto. Per Maggie Wu, chief financial officer di Alibaba Group, “abbiamo registrato una crescita dei ricavi del 29% su base annua, guidata dalle prestazioni delle nostre attività diversificate. Durante questo trimestre, i nostri continui investimenti in aree strategiche chiave hanno portato a una crescita robusta per queste giovani imprese”.
In virtù del traguardo già raggiunto sui ricavi, la società ha rivisto la guidance per il 2022 per l’anno fiscale 2022. “Ci aspettiamo – afferma la nota – che il fatturato cresca tra il 20% e il 23% anno su anno”. Si tratta di percentuali sotto le stime del consensus di mercato che indicavano circa il 28% di crescita.