Il governo ha dato il via libera venerdì al decreto fisco-lavoro, un provvedimento omnibus (da non confondere con la delega fiscale) che contiene una serie di misure urgenti in materia di tasse e di sicurezza sul lavoro.
La più controversa riguarda il rifinanziamento del reddito di cittadinanza, chiesto da M5S e Pd e osteggiato in Consiglio dei ministri del centrodestra. In particolare, i ministri Giancarlo Giorgetti (Lega), Renato Brunetta (Fi) ed Elena Bonetti (Iv) avrebbero chiesto di modificare profondamente la misura, difesa dal ministro grillino Stefano Patuanelli, appoggiato dal ministro dem Andrea Orlando ma anche del premier Mario Draghi. Alla fine, il rifinanziamento è arrivato (seppure per una cifra non alta, inferiore ai 100 milioni di euro) e l’impianto del reddito di cittadinanza non ha subito modifiche.
Con il decreto fisco-lavoro è stato anche rifinanziato per il 2021 il fondo ecobonus per l’acquisto di veicoli a basse emissioni. Le risorse stanziate per questo capitolo ammontano a 100 milioni, molto meno rispetto a quanto indicato nelle bozze precedenti del decreto, che stimavano un importo pari a 200-300 milioni.
Sempre sul versante fiscale, il decreto concede la possibilità di rientrare nella rottamazione ter e nel saldo e stralcio a chi ha saltato i pagamenti degli ultimi mesi: bisogna però saldare gli arretrati (senza penali) entro il 30 novembre.
Ci saranno poi 150 giorni per pagare le cartelle notificate a partire dal 1° settembre 2021, mentre aumenta da 10 a 18 mesi il margine di tolleranza per evitare la decadenza dai piani di rateizzazione dopo la sospensione Covid durata dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021.
Per quanto riguarda le nuove misure sulla sicurezza del lavoro, il decreto rafforza i poteri dell’Ispettorato nazionale del lavoro e inasprisce le sanzioni per chi viole le regole.
Infine, nel calderone del provvedimento omnibus sono finite anche altre due misure: la proroga di altre 13 settimane della Cig Covid, che quindi è estesa fino al 31 dicembre, e l’equiparazione della quarantena alla malattia ai fini del trattamento economico per tutto il 2021.