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Putin apre sul gas all’Europa, i bond frenano, le Borse respirano

La Russia promette di inviare più gas all’Occidente e i repubblicani americani propongono una tregua anti-default sul debito – Futures degli indici azionari in rialzo – In Generali il patto Caltagirone-Del Vecchio oltre il 13%

Putin apre sul gas all’Europa, i bond frenano, le Borse respirano

Grazie a Vladimir Putin, che ha promesso di inviare più gas a Ovest, e al repubblicano Mitch McConnell, che ha proposto la tregua fino a dicembre sul debito pubblico scongiurando il rischio di default, il Toro ha rialzato la testa sia in Usa che in Asia. Facile prevedere che i listini europei, già ieri sera in recupero, si allineeranno all’apertura. Ma la tensione sui mercati resta palpabile, in vista della riapertura domani delle Borse cinesi e, soprattutto, dei dati sul mercato del lavoro americano, che chiuderà una settimana comunque travagliata. La diga dei T bond ieri ha retto alla pressione dell’inflazione, forte del rientro dei prezzi sul gas naturale e sul petrolio. Ma si spegne, colpita dai colli di bottiglia che frena gli approvvigionamenti di materie prime, la ripresa in Europa, come conferma il crollo delle vendite di Mercedes che investe anche i fornitori italiani.

La discesa dei prezzi delle materie prime sta ridando forza alle borse: stamattina l’indice Morgan Stanley Asia Pacific mette a segno il miglior rialzo giornaliero dalla fine di agosto. Merito soprattutto del rimbalzo dei grandi nomi del tech cinese, come Tencent e Alibaba.

L’Hang Seng di Hong Kong guadagna il 2,2% sull’onda delle manovre su Evergrande. La società che detiene il pacchetto più importante oggi sale del 24% dopo l’offerta del proprietario, John Lau, che intende ritirare il titolo dalla Borsa.

Nikkei di Tokyo +1%, primo rialzo dalla nomina del nuovo premier. Kospi di Seul +1,5%, S&P ASX 200 di Sidney +1%, BSE Sensex di Mumbai +1%.

Sul piano politico si profila l’ipotesi di un vertice virtuale tra Joe Biden e il presidente Xi. Ieri sera i mercati Usa hanno chiuso con rialzi tra lo 0,3 e lo 0,5%. Rialzano la testa i giganti del tech. Il future dell’indice S&P 500 di Wall Street stamane è in rialzo dello 0,5%.

La sottosegretaria all’Energia Jennifer Granholm ha autorizzato l’impiego delle riserve strategiche per frenare l’ascesa del prezzo della benzina, giunto ai massimi da sette anni, a 3,19 dollari al gallone. Non è escluso, ha aggiunto, il divieto di esportazione del petrolio.

Il petrolio WTI è in calo dell’1%, a 76,7 dollari, ieri -2%. Dopo le rassicurazioni sulle forniture all’Europa arrivate da Vladimir Putin, il derivato di riferimento del gas negoziato in Olanda (TTF) ha perso il 7%. Nel corso della notte il gas si è stabilizzato.

Il future dell’indice S&P 500 di Wall Street è in rialzo dello 0,5%. Il Treasury Note a dieci anni si indebolisce lievemente a 1,53% di rendimento.

L’EUROPA DIMEZZA LE PERDITE, SOFFRE L’EURO

Il salvagente lanciato da Putin ha tenuto a galla i listini europei, che hanno più volte dato la sensazione di affondare sotto la pressione dei prezzi dell’energia e del timore per il rialzo dei tassi. Dopo l’intervento del presidente russo le Borse hanno dimezzato le perdite, ma i prezzi sono comunque scivolati ai livelli di luglio. La riunione dei ministri Ue ha peraltro confermato le spaccature all’interno dell’Eurozona tra Est ed Ovest, che rendono per ora impossibile una politica comune sul gas.

Altre note negative arrivano dalla Germania, che avverte le conseguenze dei colli di bottiglia che frenano l’industria. Gli ordini sono calati in agosto del 7,7% a parità di perimetro rispetto ad un anno prima, mentre il consensus si aspettava un -2%. Ad agosto le vendite al dettaglio nell’Eurozona, indicatore della domanda dei consumatori, si sono rivelate inferiori alle previsioni e hanno registrato un calo per alimenti, bevande e tabacco. In questa cornice riprende vigore la marcia del dollaro ad un passo dai minimi da dodici mesi.

I BTP SCHIZZANO OLTRE 0,9%, SPREAD A 107

Sotto pressione il mercato obbligazionario, anche se in linea con il lieve miglioramento dei rendimenti dei T bond Usa a 1,51% (-2 punti base rispetto alla vigilia) dopo i dati confortanti sul mercato del lavoro.

Il rendimento del Btp decennale, dopo aver toccato in mattinata lo 0,921%, si è portato allo 0,888%, mentre quello dei Bund con stessa scadenza risale a -0,1830%. Lo spread chiude a 107,44 punti.

MILANO -1,35%, IN ROSSO ANCHE GLI ALTRI LISTINI

Piazza Affari ha lasciato sul terreno l’1,35%, a 25.605 punti. In rosso tutte le altre piazze. La peggiore è Madrid (-1,66%), Amsterdam -1,33%.

DEUTSCHE TELEKOM -5,4%. A VENDERE È SOFTBANK

Francoforte -1,53%. Oggi in Germania il Partito socialdemocratico, guidato da Olaf Scholz e vincitore alle elezioni, inizierà le trattative di coalizione per formare il nuovo governo tedesco, dopo la disponibilità data dai Verdi di Annalena Baerbock e l’ok dei Liberaldemocratici di Christian Lindner.

Perde colpi Deutsche Telekom (-5,4%) dopo che Goldman Sachs ha venduto titoli per complessivi 1,58 miliardi di euro in un accordo finanziario strutturato da Softbank.

Parigi -1,3%. Pernod Ricard sale dell’1,5% sulle indicazioni di Jefferies che parla di possibili risultati record.

Londra -1,14%. Volano i supermercati Tesco (+6%). Sale anche Hsbc (+3,4%).

BLUE CHIP IN ROSSO, TIENE UNICREDIT

Pochi titoli si sono salvati dal ribasso nel paniere principale di Piazza Affari. La performance migliore è stata quella di Nexi (+0,71%), seguita da Moncler (+0,43%) e da Amplifon (+0,41%). Sopra la parità Banco Bpm (+0,13%) e Fineco (+0,11%).

Tiene Unicredit (-0,25%): Deutsche Bank ha alzato il rating da buy a hold, con target price rivisto a 15 da 10,6 euro.

GENERALI, CALTAGIRONE/DEL VECCHIO AL 13%. GIÙ MEDIOBANCA

Generali -0,85%. Leonardo Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone hanno acquistato altre azioni Generali negli ultimi giorni portando la quota complessiva dell’accordo di consultazione a cui aderiscono poco sopra il 13%.  

Scivola Mediobanca (-3%), retrocessa a hold da Deutsche Bank.

CROLLA L’AUTO DIETRO MERCEDES (-30% LE VENDITE)

In forte discesa il settore automotive, sotto pressione in tutta Europa, con Stellantis in caduta del 3,4%, Cnh -3,9%. Pirelli -2,1%. A preoccupare il settore a livello europeo è stato l’annuncio di un calo del 30% nel terzo trimestre dei volumi globali di vendita da parte di Mercedes Benz a causa della carenza di semiconduttori.

Vendite diffuse sul resto degli industriali, da Leonardo (-2,75%) a Prysmian (-3%), insieme a Stm (-2%).

Petroliferi in calo: Saipem -4,29% nonostante i prezzi del greggio siano sui massimi dal 2014. Calo simile anche per Tenaris, mentre Eni è giù dell’1,54%.

WEBUILD, UNA COMMESSA USA DA 441 MILIONI DI DOLLARI

WeBuild -3,01% dopo che la controllata Lane ha ottenuto l’aggiudicazione del contratto da 441 milioni di dollari per la progettazione e la realizzazione del progetto 495 Express Lanes Northern Extension in Virginia.

AIM, INTESA LANCIA PATTERN, MEDIOBANCA HEALTH ITALIA

Denaro su Openjobmetis (+2,46%) in scia al lancio di Jonny Job, una nuova app gratuita in grado di rivoluzionare il mondo del recruiting, basata sul sistema del passaparola.

Sull’Aim bene Pattern (+8,80% a 5,44 euro), società attiva nella progettazione e produzione di linee di abbigliamento, su cui Intesa San Paolo ha alzato la raccomandazione a buy da hold, con un prezzo obiettivo che sale da 5,5 a 6 euro, dopo i conti del primo semestre.

Health Italia +9,31%: la società che si occupa di sanità integrativa è stata ieri promossa da Mediobanca Securities a outperform. Sempre sulle montagne russe As Roma, in ribasso del 3,3%. Piero Berardi è stato nominato ceo in sostituzione del dimissionario Guido Fienga.

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