Dopo Montecarlo, Porto Cervo e Londra, Flavio Briatore, il patron del Billionarie, sbarca a Roma nella strada della Dolce Vita di Anita Ekberg e Marcello Mastroianni per aprire una nuova sede alla sua “Crazy Pizza”, un format sul quale, incurante delle critiche finora ricevute, crede molto.
Non solo pizza, ma Briatore aprirà anche una sede di “Crazy Cool” un nuovo format di gelaterie di lusso.
Crazy Pizza, che aprirà i battenti al n. 167 di Via Veneto accanto al Grand Hotel Via Veneto dovrebbe riproporre lo stesso stile dei locali già aperti in precedenza, pizza sottile, preparata con un impasto particolare senza lievito, con prodotti originali e ricercati come quella al Pata Negra il celebre e prelibato (e costoso) prosciutto spagnolo, come quella al Tartufo Nero e tartufo bianco o quella al Tartufo con mozzarella.
Ovviamente la cantina sarà adeguata al tipo di cibo offerto, quindi una selezione di vini di alta qualità e una nutrita presenza di etichette di Champagne per rievocare i fasti della Roma della Dolce vita.
Come tutte le attività dell’imprenditore cuneese anche la catena di “Crazy” pizza non ha mancato di suscitare polemiche, sia per la qualità (sono state definite “incolori” e inconsistenti” sia per i prezzi ritenuti troppo alti, dai 15 euro della pizza margherita ai 45 di quelle più prelibate.
“È senza lievito, molto leggera – la risposta indispettita del patron del Billionaire – Sta dritta, certo, perché se si affloscia, come tutte le robe che si afflosciano, non vanno bene. Cretini! Non si affloscia questa. Sta bella dura, dritta”.
Comunque, Roma sembrerebbe essere anche in altri progetti di Briatore.
Secondo alcune indiscrezioni sempre più insistenti è allo studio di far sbarcare nella capitale e nella zona di Via Veneto un Billionaire bis o un Twiga-bis, l’altro famoso locale di Forte dei Marmi che ha una replica a Montecarlo. Interesse che si lega alla nuova attenzione che gli imprenditori rivolgono da qualche tempo a questa parte alla via della Dolce Vita sulla quale potrebbero di nuovo accendersi i riflettori. Non a caso nel 2023 nell’ex sede della Bnl sbarcherà il brand ultra-lusso del Rosewood. Altri si preparano come l’Hotel Ambasciatori diventato Intercontinental. L’Alexandra Hotel che ha rinnovato ampiamente la struttura secondo criteri da jet set, E poco distante, in via Lombardia, Netflix ha scelto un edificio come uova sede italiana.