Adesso tocca al Napoli e alla Capitale. La quinta giornata si conclude con le squadre di Spalletti, Sarri e Mourinho, impegnate rispettivamente con Sampdoria (ore 18.30), Torino (18.30) e Udinese (20.45). I riflettori, per ovvie questioni di classifica, sono puntati soprattutto sugli azzurri, che in caso di vittoria a Marassi tornerebbero al comando in solitaria: viceversa, invece, le milanesi potrebbero festeggiare l’aggancio oppure, in caso di sconfitta, addirittura il sorpasso. Anche per Roma e Lazio però questa serata rischia di essere piuttosto importante, specialmente dopo i passi falsi dello scorso fine settimana che hanno affievolito l’entusiasmo delle settimane precedenti.
Ma andiamo con ordine e partiamo dal Napoli, atteso da una delicatissima sfida con la Sampdoria di D’Aversa. I blucerchiati, sin qui, hanno perso solo all’esordio contro il Milan, dopodiché hanno offerto un buonissimo calcio, riuscendo addirittura a fermare l’Inter campione d’Italia. Per gli azzurri, insomma, non si prospetta una serata facile, anche se è chiaro che molto dipenderà da loro: dovessero offrire una prestazione simil Udine, infatti, sarebbe davvero complicato non vederli trionfare.
Spalletti sa di avere tra le mani un’ottima squadra, ma anche che l’entusiasmo va coltivato con i risultati, specialmente in una piazza reduce da diverse delusioni come quella partenopea. L’intenzione è quella di mantenere ritmo e intensità visti lunedì, ma per farlo bisognerà ruotare qualche uomo, altrimenti la stanchezza potrebbe giocare brutti scherzi.
A Marassi sarà 4-2-3-1 con Ospina in porta, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e Mario Rui in difesa, Fabian Ruiz e Anguissa a centrocampo, Lozano, Zielinski e Insigne alle spalle dell’unica punta Osimhen. Consueto 4-4-2 anche per D’Aversa, eccezion fatta per l’acciaccato Thorsby, con Audero tra i pali, Bereszynski, Yoshida, Colley e Augello nel reparto arretrato, Candreva, Adrien Silva, Ekdal e Damsgaard in mediana, Caputo e Quagliarella in attacco.
In contemporanea ci sarà anche Torino-Lazio, con Sarri alla ricerca di una vittoria che manca ormai dal 28 agosto. Da quel 6-1 sullo Spezia però sono arrivate solo delusioni, l’ultima all’Olimpico contro il Cagliari, con conseguente ridimensionamento mediatico sulle ambizioni del club. Il tecnico biancoceleste vuole invertire la rotta già da questa sera, ma di fronte ci sarà il Torino rigenerato dalla cura Juric, come dimostrano le due vittorie consecutive con Salernitana e Sassuolo.
Insomma, non sarà una passeggiata, ragion per cui Sarri schiererà il miglior 4-3-3 possibile, senza pensare al derby di domenica, con Reina in porta, Marusic, Luiz Felipe, Acerbi e Hysaj in difesa, Milinkovic-Savic, Cataldi e Luis Alberto a centrocampo, Felipe Anderson, Immobile e Pedro in attacco. Juric, costretto nuovamente a fare a meno di Belotti, tenterà la terza vittoria di fila con un 3-4-2-1 con Milinkovic-Savic tra i pali, Zima, Bremer e Rodriguez nel reparto arretrato, Singo, Pobega, Mandragora e Ansaldi in mediana, Brekalo e Linetty alle spalle dell’unica punta Sanabria.
A chiudere il giovedì di campionato sarà invece la Roma di Mourinho, anch’essa in cerca di riscatto dopo il ko di Verona. Una caduta, la prima stagionale, che ha un po’ raffreddato gli entusiasmi del popolo giallorosso, tornato per una notte a rivivere i fantasmi della scorsa stagione.
“Così come non mi sono fatto prendere dall’euforia dopo sei vittorie tra Campionato e Conference League, ora non mi farò trascinare nelle dinamiche dei problemi – ha ribattuto lo Special One – Lasciateci tranquilli, ci sono squadre che negli ultimi anni hanno dato alla Roma 20 o 30 punti, non siamo candidati a niente se non a vincere la prossima gara”.
Il portoghese non vuole che le pressioni possano schiacciare i suoi, ma anche lui sa bene come contro l’Udinese serva una vittoria, pena arrivare al derby in un clima tutt’altro che piacevole. Ecco perché questa sera, proprio come Sarri, limiterà il turnover al minimo, schierando un 4-2-3-1 con Rui Patricio in porta, Karsdorp, Mancini, Smalling e Calafiori in difesa, Cristante e Veretout a centrocampo, Carles Perez, Pellegrini e Mkhitaryan alle spalle dell’unica punta Abraham. 3-5-2 tipo anche per Gotti, che proverà a cancellare la brutta figura col Napoli affidandosi a Silvestri tra i pali, Becao, Nuytinck e Samir nel reparto arretrato, Molina, Pereyra, Walace, Arslan e Zeegelar in mediana, Deulofeu e Pussetto in attacco.