Le misure varate dai governi e dalle autorità europee per sostenere il credito durante la pandemia sono state efficaci. È quanto sostiene la Banca d’Italia in uno studio pubblicato lunedì nella serie “Note Covid”.
Secondo Via Nazionale, “la crescita dei prestiti durante la fase centrale della pandemia è stata in gran parte non correlata alle variabili che normalmente influenzano l’offerta di credito bancario”, ossia i dati sul capitale e sulla liquidità dei singoli istituti.
Questa scoperta “può essere un segnale – prosegue Bankitalia – che le misure politiche dei governi e delle autorità di regolamentazione europee (Eba e Bce, ndr), che hanno introdotto rispettivamente garanzie statali e flessibilità nei requisiti patrimoniali e di liquidità, sono state efficaci nel sostenere l’offerta di credito da parte delle banche nei momenti di massima richiesta da parte delle imprese”.
Inoltre, gli economisti della Banca d’Italia sottolineano che “l’efficacia di queste politiche ha probabilmente beneficiato del sostanziale miglioramento delle posizioni patrimoniali e di liquidità delle banche a seguito delle riforme regolamentari successive alla crisi del 2007-08”.
Per quanto riguarda in particolare l’Italia, dall’analisi emerge che il flusso di prestiti alle società non finanziarie è aumentato rapidamente a partire da marzo del 2020, soprattutto per quanto riguarda i credit a medio e lungo termine, che beneficiano delle garanzie pubbliche. Alla fine dell’anno scorso, “i prestiti garantiti rappresentavano circa il 18% dei crediti alle imprese – si legge ancora nell’analisi – e questo aumento spiega buona parte dell’impennata dei prestiti bancari osservata durante la pandemia”.
Infine, lo studio di Via Nazionale evidenzia “che gli intermediari in grado di fornire servizi di prestito online sono stati in grado di adattare meglio le loro attività al nuovo ambiente operativo creato dalla pandemia. In effetti – conclude Bankitalia – gli istituti che avevano già investito nei processi digitali hanno servito i propri clienti in modo più efficiente di altri durante il lockdown e quando erano in vigore restrizioni agli incontri in presenza”.