Piatto simbolo della cucina marinara dell’Adriatico, dalle antiche origini, risalirebbe addirittura ai coloni greci che nel VII secolo abbandonarono le loro coste per attraversare l’adriatico e insediarsi sulla sponda italica, il brodetto è di umilissime origini. A fine giornata i pescatori mettevano sul fuoco quello che era avanzato dalle reti, il pesce che non poteva essere venduto perché rovinato o quello di scarto che non era apprezzato dai compratori.
Da allora a oggi il Brodetto dell’Adriatico ne ha fatta molta di strada. Oggi è un piatto arricchito di molte componenti nobili – pur mantenendo alla base il pescato povero, ma freschissimo del giorno . che i ristoratori lungo tutta la riviera adriatica mettono in carta come vanto della propria cucina. C’è quello alla fanese, quello alla vastese, quello di Porto Recanati e quello alla termolese, c’è il romagnolo e quello alla sambenedettese. Ognuno custodisce gelosamente la sua ricetta, ognuno vanta origini particolari. Ed è inutile aggiungere che il Brodetto è entrato a testa alta entrato nei menù di grandi chef stellati.
I pesci che si utilizzano per il brodetto di pesce variano molto da porto a porto, alcuni comuni hanno addirittura certificato ufficialmente la propria originale ricetta territoriale. Per cui le regole, scendendo lungo l’adriatico variano. Si parte dall’obbligo minimo di cinque componenti che si estende a sette e in alcuni casi a tredici. Tra questi troviamo: triglie, seppie, sogliole, palombo, razza, frutti di mare, merluzzi, cozze, gallinelle, san Pietro, rana pescatrice, calamari, scorfano, mazzola, gamberi e perfino aragosta.
La tradizione anconetana impone 13 diverse qualità di pesce come religioso omaggio ai commensali dell’Ultima Cena, altri fanno derivare la regola dal numero di bocche della Fontana del Calamo, detta anche delle “13 cannelle”, tanto cara agli anconetani.
Variano i componenti ma non la regola base, tutto il pescato deve essere di origine adriatica, assolutamente vietato il pesce surgelato, e deve essere acquistato il giovedì al rientro dei pescherecci per avere la migliore scelta e garanzie di sicurezza.
Al di là delle regole dei singoli ristoranti, resta il fatto che ci troviamo di fronte a una deliziosa zuppa di mare che racchiude tutti i profumi e i sapori dell’Adriatico, ottima come seconda portata o come piatto unico estivo per la sua ricchezza, non solo di sapori ma anche di salubrità.
E dal 10 al 12 settembre sarà protagonista assoluto di BrodettoFest una vera e propria festa della tradizione marinara che si tiene a Fano da 19 anni a questa parte. Per tre giorni la città si anima di spettacoli, degustazioni, cooking show stellari, ospiti internazionali, grandi nomi dello spettacolo, chef che hanno fatto la storia della cucina italiana, laboratori per i bambini dedicati alla conoscenza del cibo di qualità e alla scoperta del mare. E uscite in barca con BrodettoBoat che propone degustazioni tipiche a bordo
Garantito da un circuito di oltre 30 ristoranti collegati ai luoghi della kermesse, il BrodettoFest diventa palcoscenico nazionale per la promozione dell’intera filiera della pesca, della valorizzazione dei prodotti locali tipici e delle eccellenze enogastronomiche.
A decretare il Miglior (Fuori) Brodetto proposto dai ristoranti che aderiscono all’iniziativa, sarà il voto congiunto della giuria tecnica (composta da esperti gastronomi) presieduta da Davide Eusebi, Critico gastronomico del Resto del Carlino e da Floro Bisello, Delegato dell’Accademia Italiana della Cucina, e da quello della giuria popolare presente durante le serate di gara in programma.
Durante le “SERATE GIURIA POPOLARE” il pubblico potrà degustare il Brodetto e votarlo nell’apposita scheda. A vincere sarà la ricetta che avrà accumulato il punteggio maggiore tra voto popolare e voto tecnico. Il ristorante vincitore ospiterà poi la serata finale di premiazione.
Previsti infine numerosi talk show con i protagonisti di settore della scena nazionale e internazionale, che si troveranno a Fano per fare un focus sul neo Distretto Biologico delle Marche, unico e grande distretto del bio per numeri, progetti e obiettivi.
Novità assoluta di quest’anno è MeetMoretta. Un innovativo spazio esperenziale all’interno dell’evento, interamente dedicato alla Moretta, la bevanda a base di caffè, tipica delle Marche e originaria della città di Fano. Parte dunque anche la prima competition nazionale Moretta&Co.cktails: la prima edizione del concorso nazionale riservato ai Barman professionisti che vedrà i finalisti sfidarsi nella finalissima live, direttamente al BrodettoFest. Verranno, inoltre, ospitate le masterclass condotte dalla giuria composta dai migliori bartender e mixologist italiani, punti di riferimento nel panorama nazionale: Filippo Sisti, Giovanni Ceccarelli, Flavio Angiolillo.
La ricetta del brodetto alla fanese
Ingredienti:
2 kg di pesce pulito (mazzole, rana pescatrice, gattuccio, tracina, razza, boccaincava, pesce san pietro, canocchie, seppie, scorfano)
0,25l di olio extravergine d’oliva
6 cucchiai di aceto di vino
2 bicchieri di acqua
1 tubetto di concentrato di pomodoro
1/4 di cipolla
1 spicchio d’aglio
una generosa quantità di pepe macinato al momento, sale q.b.
Procedimento:
Eviscerare e pulire il pesce.
In una casseruola bassa e larga (circa cm 40 di diametro) soffriggere, in olio extravergine d’oliva, la cipolla e l’aglio tritati. Diluire il concentrato di pomodoro in acqua e aceto e aggiungerlo al soffritto.
Appena ripreso il bollore, aggiungere le seppie e poi gli altri pesci, eccetto le canocchie, in sequenza iniziando da quelli più grossi, salare, pepare e far cuocere per 20-25 minuti.
Gli ultimi 5 minuti aggiungere le canocchie e servire ben caldo.
Servire con delle fette di pane abbrustolito