Il conto alla rovescia per l’evacuazione degli occidentali ma anche degli afghani che abbiano i requisiti necessari dall’Afghanistan è cominciato ma nelle ultime ore è affiorata una novità che – se non fosse per le gravissime minacce dell’Isis – potrebbe stemperare un po’ il clima di fortissima tensione che da giorni si respira all’aeroporto di Kabul. Il negoziatore tedesco a Doha, Markus Potzel, che ha incontrato nella capitale del Qatar il vice capo dell’ufficio politico degli studenti coranici, Aher Abbas Stanekzai, ha dichiarato che i talebani sono disponibili a garantire che i civili afghani dotati dei necessari documenti potranno lasciare l’Afghanistan anche dopo la scadenza del 31 agosto. Il Governo tedesco, come altri governi occidentali a partire dagli Usa, come ha dichiarato ripetutamente il presidente Joe Biden, vogliono tuttavia completare le operazioni di evacuazione entro la settimana. Unica voce fuori dal coro il primo ministro inglese, Boris Johnson che durante una vista a una base militare alle porte di londra ha affermato che “la maggior parte” degli afghani in pericolo è stato ormai trasferito, ma vi sono “persone che avranno bisogno di aiuto” anche dopo il 31 agosto. Finora sono stati evacuati da Kabul 82 mila persone ma ce ne sono ancora 300 mila a rischio.
Ma in mattinata le ambasciate americana, inglese e australiana a Kabul hanno invitato i loro connazionali ancora in Afghanistan a non recarsi all’aeroporto di Kabul per la presenza di “minacce alla sicurezza fuori dai cancelli”. In particolare il ministro degli esteri britannico ha dichiarato: “Se vi trovate nella zona dell’aeroporto, allontanatevi in luogo sicuro e attendete ulteriori consigli”.
Il pericolo che incombe su Kabul è infatti un attentato organizzato dall’Isis nei pressi dell’aeroporto per provocare l’escalation delle tensioni e degli scontri in Afghanistan, secondo quanto riferisce una nota della Cia e dei servizi segreti alleati. Lo Stato islamico della provincia afghana del Khorosan, affiliato all’Isis, minaccia per il 26 agosto una strage con autobombe all’aeroporto di Kabul per scatenare l’Apocalisse con morti e feriti. È del tutto evidente che l’allarme sia massimo e che tutte le cancellerie occidentali, a partire dalla Casa Bianca, stiano con il fiato sospeso.
Nel pomeriggio di oggi un aereo un C-130 italiano ha decollato tra gli spari. A bordo c’erano 98 civili afghani evacuati ed alcuni giornalisti italiani. In base a quanto riferito dall’Ansa, che cita fonti dell’intelligence, non si è trattato di un attacco all’aereo italiano, ma una mitragliatrice afghana che avrebbe sparato in aria per disperdere la folla che stava pressando verso il gate dell’aeroporto. Nessun colpo è stato diretto verso l’aereo in decollo.
(Ultimo aggiornamento: ore 15.30 del 26 agosto).