Oggi è il compleanno di uno dei più grandi sportivi della storia, forse il più grande tennista di sempre (al momento i numeri dicono questo, ma occhio a Nadal e Djokovic), un Dio dell’Olimpo al pari di Michael Jordan, Muhammad Alì, Ayrton Senna, Diego Maradona o dello stesso Valentino Rossi, che pochi giorni fa ha annunciato il ritiro dal motociclismo. Non si è ancora ritirato invece Roger Federer, che oggi compie 40 anni ed è stato uno dei protagonisti indiscussi dell’ultimo ventennio tennistico. Anche per il campione svizzero, decisamente sul viale del tramonto, non sembra mancare molto all’addio definitivo, ma la sua carriera – ancora formalmente in corso, anche se praticamente in versione “vecchie glorie” – è stata a dir poco leggendaria.
Andiamo con gli immancabili numeri: 103 tornei vinti (record assoluto), 20 tornei del Grande Slam (record condiviso al momento con Rafa Nadal e Nole Djokovic), 19 tornei su erba vinti di cui 8 volte Wimbledon (altro record assoluto, in solitaria), 6 titoli Master (l’unico, davanti a Djokovic con 5), vanta almeno un titolo in 11 stagioni diverse, è l’unico tennista della storia ad aver vinto almeno 3 tornei dello Slam dai 35 anni in poi, ha stabilito il record assoluto di finali consecutivamente giocate nel torneo di Wimbledon, è l’unico giocatore dell’era Open che ha raggiunto 12 volte la finale di Wimbledon; ha preso parte, perdendo contro Djokovic in cinque set (65-7, 6-1, 64-7, 6-4, 123-13), alla più lunga finale nella storia di Wimbledon, durata praticamente 5 ore nel 2019.
Vogliamo proseguire? Federer, nato a Basilea l’8 agosto 1981, detiene il record assoluto di finali consecutive nei tornei del Grande Slam (10, da Wimbledon del 2005 agli US Open del 2007) e di finali complessive giocate (31, davanti a Djokovic che per ora ne ha 30 ma le cose potrebbero rapidamente aggiornarsi…), detiene il record assoluto di semifinali raggiunte consecutivamente nei tornei dello Slam, 23, e quello dei quarti di finale raggiunti, 36. Di recente, all’età di 39 anni e 11 mesi (5 luglio 2021), è diventato il tennista più anziano nella storia di Wimbledon a raggiungere i quarti di finale di questo Slam nell’era Open. Federer è stato numero 1 Atp per 310 settimane, superato solo da Djokovic, ma continua a detenere il primato di settimane consecutive al vertice della classifica a punti: 237, distanziatissimo Jimmy Connors con 160.
Nel febbraio 2018, all’età di 36 anni e 6 mesi, è diventato il tennista più anziano della storia ad occupare il 1º posto del ranking ATP. Ma ovviamente Roger Federer, per chi ha avuto l’occasione di vederlo e apprezzarlo, è molto più di tutto questo. A parte l’oro olimpico individuale (lo ha vinto in doppio ma singolarmente si è fermato all’argento di Londra 2012), ha vinto tutto ma soprattutto ha saputo far sognare e ispirare intere generazioni, regalando uno spettacolo di valore tecnico ed estetico spesso considerato ineguagliabile. Federer è stato protagonista anche di un libro scritto dal popolare autore americano David Foster Wallace, dal titolo inequivocabile: “Roger Federer come esperienza religiosa“, nel quale il fuoriclasse svizzero viene raccontato con tutta la poesia del suo stile elegante, e definito come “un’esperienza che rasenta lo spirituale”.