Il Pass Culture, la versione francese del Bonus cultura di renziana memoria, è stato lanciato lo scorso mese di maggio e ha subito conquistato i diciottenni. A loro lo Stato ha deciso di mettere in mano 300 euro da spendere in arte e cultura, e loro li hanno spesi, nel 75% dei casi, nell’acquisto di libri: azione nobile e pertinente col senso del bonus, ma la sorpresa è stata che due terzi di questi libri sono manga (fumetti) giapponesi. Una moda dilagante Oltralpe, che trova riscontro anche dalle nostre parti. In Italia non ci sono ancora dati ufficiali su come sono stati spesi in questi anni i soldi del bonus cultura lanciato nel 2016 dal governo Renzi e confermato anche nel 2021 (c’è tempo fino al 31 agosto per iscriversi a 18app e fino al 28 febbraio 2022 per spendere i 500 euro), ma probabilmente non a caso nel primo semestre del 2021 il settore del fumetto è cresciuto registrando numeri di gran lunga superiori al periodo pre-pandemia, in un contesto – quello della vendita di libri – anch’esso in miglioramento ma non così esaltante.
Secondo l’analisi effettuata dall’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori-Aie su dati NielsenIQ – che è stata presentata il 13 luglio online sul sito dell’AIE – dal 4 gennaio al 20 giugno di quest’anno il settore dei fumetti ha infatti triplicato le sue vendite (+214%), mentre i libri su giochi e tempo libero le hanno addirittura quadruplicate (+302%). Nulla da dire sul fatto che anche un fumetto rappresenti un prodotto culturale, e che difficilmente da giovani di 18 anni ci si potrebbe aspettare l’acquisto di grandi classici della letteratura (che peraltro vengono già studiati a scuola). Tuttavia fa riflettere la dimensione del fenomeno, soprattutto in Francia dove è stato precisamente calcolato e presenta numeri impressionanti, considerando soprattutto che il Pass Culture è in vigore da pochi mesi. Solo per fare un esempio, la serie One Piece di Eiichiro Oda rappresenta da sola l’8,3% dell’intero mercato delle “bandes dessinées” transalpino, e nel mese di luglio l’ultimo volume ha venduto oltre 1 milione di copie. Dal 2013, sono 25 milioni.
In Italia nella top ten dei libri più venduti del semestre (parliamo di tutti i libri) figura un fumetto: Le storie del quartiere di Lyon Gamer (Magazzini Salani), scritto da Davide Costa e disegnato da Emanuele Virzì, con la supervisione dello stesso Lyon Gamer. Il primo libro della stessa serie, intitolato Le storie del mistero, già nel 2020 si era posizionato a sua volta tra i 10 libri più venduti dell’anno. Nei primi due mesi del 2021 il Bonus 18App ha garantito una spesa di 75 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. Soddisfatto il ministro della Cultura Dario Franceschini: “In Italia, nella fase più acuta della pandemia, le persone hanno riscoperto la lettura e i dati di oggi confermano che c’è ancora spazio per crescere”.