Domani, giovedì 22 luglio, i 5mila lavoratori di Whirpool Italia incroceranno le braccia in tutti e sette gli stabilimenti presenti nel nostro Paese. Lo sciopero è stato annunciato con una nota dalla Fim Cisl. Il sindacato precisa inoltre che a Roma è prevista una manifestazione con un presidio al ministero dello Sviluppo economico a partire dalle 11.
“Chiediamo con forza la riapertura del tavolo ministeriale – dice il segretario nazionali Fim-Cisl, Massimiliano Nobis – Il confronto è necessario e urgente per dare seguito all’accordo del 2018-21 siglato nelle sedi ministeriali. Gran parte di quell’accordo è rimasto disatteso da Whirlpool: infatti nell’intesa non si parla di dismissione del sito di Napoli.
Al contrario, sottolinea ancora Nobis, “vi sono destinati 14 milioni di investimenti e un piano di reindustrializzazione per 250 lavoratori del sito di Carinaro. Per quest’ultimo, oggi solo 75 lavoratori sono stati ricollocati, con la beffa di essere in cassa integrazione. Mentre negli altri quattro siti produttivi del gruppo gli investimenti concordati non sono stati completati e nel sito di Fabriano, nelle Marche, registriamo un preoccupante depotenziamento dei reparti di qualità e ricerca e sviluppo”.
Secondo il sindacalista, il ministero “deve farsi carico di questi gravi inadempimenti contrattuali e tracciare nuove ipotesi occupazionali per recuperare queste mancanze. Le risorse previste dal Pnrr a sostengo della ripresa industriale sono un’occasione unica per trovare parte della soluzione alla vertenza Whirlpool”.
