È un venerdì sulle montagne russe per i titoli del lusso europeo. Dopo un avvio di seduta in terreno positivo, infatti, la maggior parte delle azioni ha ripiegato in rosso.
A innescare la prima ondata di acquisti erano state le indicazioni preliminari sui dati del trimestre di Richemont e Burberry.
In particolare, il colosso svizzero ha archiviato la prima metà dell’esercizio 2021/2022 con un fatturato pari a 4,397 miliardi di euro, addirittura il 121% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e il 19% in più rispetto al primo semestre del 2019.
Quanto a Burberry, nel primo trimestre dell’esercizio (chiuso il 26 giugno) il gruppo britannico ha realizzato vendite al dettaglio per 479 milioni di sterline, un risultato in crescita dell’86% su base annua. Su base comparabile (ossia considerando lo stesso numero di negozi) la crescita è stata del 90% rispetto a al 2020, ma solo dell’1% rispetto al 2019.
Veniamo alla Borsa, dove prevalgono i timori legati alla diffusione della variante Delta, che minaccia di mettere a rischio la ripresa economica in tutta Europa. Dopo aver iniziato la seduta a Zurigo con un +1,7%, il titolo Richemont ha ritracciato, scivolando in terreno negativo a metà mattina (-0,3%). Va ancora peggio a Burberry, che crolla del 3% sul listino di Londra.
A Piazza Affari, Moncler ha aperto la seduta in testa al Ftse Mib con un +1,3%, ma poi è scivolata in fondo al listino (-1,6%).
Sempre a Milano, Salvatore Ferragamo perde l’1,2% e Tod’s il 2%, mentre Brunello Cucinelli sale dello 0,5%.
A Parigi, Hermes scivola dello 0,16% e i colossi del settore Lvmh e Kering salgono lievemente, rispettivamente dello 0,15% e dello 0,27%. Gli ultimi due titoli continuano a essere i favoriti di Equita nel settore del lusso.