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Fed e Bce, faro per le Borse

Il balzo dell’inflazione Usa non agita i mercati, alle prese con le incertezze della ripresa post-Covid – Attesa per Jerome Powell, che dovrebbe confermare il sostegno della banca centrale Usa – Auto elettrica: Volkswagen lancia un piano da 63 miliardi

Fed e Bce, faro per le Borse

Sale il dollaro, trattato stamane a 1,1720 sull’euro, ai massimi dal 5 aprile. Ma la reazione dei mercati all’impennata dell’inflazione Usa, balzata al 5,4% con un rialzo ben superiore alle previsioni, si è esaurita lì. Wall Street ha chiuso in modesto ribasso (S&P 500 -0,35%, Dow -0,32%, Nasdaq -0,38%), le obbligazioni registrano variazioni modeste, nonostante il parziale flop dell’asta sul trentennale. E l’Asia stamane non dà segni di tensione.

L’unica sorpresa arriva dalla Nuova Zelanda, dove la Banca centrale ha annunciato che dalla prossima settimana cesserà gli acquisti di titoli sul mercato. Ma non è cosa che susciti grandi preoccupazioni. Semmai, si fa strada l’idea che, tra pandemia in ripresa ed i segnali di una ripresa più lenta e faticosa del previsto, l’inflazione si fermerà da sola. O che, comunque, il sostegno delle banche centrali sarà necessario ancora per un bel po’, come potrebbe confermare oggi lo stesso Jerome Powell.

SALE TAIWAN: APPLE HA FAME DI CHIP

Future piatti stamane sugli indici Usa ed in Europa. Il Nikkei di Tokyo si avvia a chiudere in ribasso dello 0,2%. Più ampia la variazione negativa dell’Hang Seng di Hong Kong (-0,5%) e del CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen (-0,9%).

Sale solo Taipei: +0,2%. In questo listino, ad alta densità di società dell’alta tecnologia, si mettono in luce soprattutto i fornitori di Apple. Tra questi, il colosso Taiwan Semiconductor, in rialzo per il terzo giorno consecutivo il giorno prima della pubblicazione dei dati del trimestre. Bloomberg ha scritto stanotte che Apple ha previsto di arrivare a produrre 90 milioni di iPhone di ultima generazione, il 20% in più dei volumi del 2020.

PARTENZA FIACCA DELLE TRIMESTRALI USA: JP MORGAN -1,5%

Esordio in sordina delle trimestrali Usa: nonostante dati superiori alle stime chiudono in ribasso sia JP Morgan (-1,5%) che Goldman Sachs (-1,2%).

Il balzo dell’inflazione è in gran parte dovuto a componenti di natura temporanea come auto usate (+10,5%), hotel, tariffe aeree e così via. La sensazione è che, nonostante l’aumento del costo degli affitti, la tendenza di fondo del ciclo economico dovrebbe perdere vigore a causa dello strutturale problema della demografia.

Per questo i bond a lunga ed a lunghissima scadenza hanno quasi del tutto ignorato il dato sull’inflazione: anzi, subito dopo la pubblicazione, il rendimento del trentennale scendeva. La curva dei tassi, rappresentata dal differenziale tra il decennale ed il biennale, si è solo di poco fatta più ripida, e stamattina lo spread è di nuovo in calo a 114 punti base.

LA SICCITÀ IN BRASILE AGITA IL GRANO

Depressi anche i valori delle materie prime: l’indice Bloomberg Commodity (94,3) è in calo dopo quattro giorni consecutivi di rialzo. Il future del grano (+39% da inizio anno) è piatto stamattina dopo tre giorni di apprezzamento. Lunedì il Dipartimento per l’agricoltura degli Stati Uniti ha rivisto al ribasso le stime sulla produzione del Brasile, un altro dei paesi colpiti della siccità.

Il petrolio WTI tratta a 75 dollari il barile, in calo dello 0,5%, dopo il +1,5% di ieri. Oro a 1.813 dollari l’oncia.

EUROPA IN FRENATA: MILANO -0,50%. MADRID -1,4%

L’inflazione americana ha frenato le borse europee.

Piazza Affari lascia sul terreno lo 0,50%, arretrando a quota 25.156 punti. Il guadagno da inizio anno si riduce all’11,65%.

Il listino peggiore è Madrid (-1,4%), zavorrato dalle perdite del Bbva (-2%) e del Banco de Santander (-1,8%).

Piatta Londra, ma i titoli del credito sono in buona salute dopo che la BoE ha rimosso le restrizioni sui pagamenti dei dividendi decise durante la pandemia. Le banche sono ora abbastanza forti per sostenere l’economia – afferma la Banca centrale inglese – e i risultati provvisori dello stress test hanno mostrato che il settore è “resiliente”.

VOLKSWAGEN LANCIA UN PIANO DA 63 MILIARDI

Poco mosse anche Parigi (-0,01%) e Francoforte (+0,01%). Soffre ancora Alstom (-4,26%), retrocessa da Goldman Sachs.

La panzer armata dell’auto si è messa in moto: il gruppo Volkswagen ha lanciato un piano da 63 miliardi ribattezzato New Auto, che punta a sostenere e a fare evolvere l’automobile come mezzo principale della mobilità individuale, che secondo l’ad Herbert Diess nel 2030 sarà elettrica, autonoma e fortemente condivisa.

NOKIA FESTEGGIA IL TURNAROUND (+8,57%)

Il titolo migliore in Europa è Nokia (+8,57%). Dopo i brillanti risultati del secondo trimestre la società finlandese ha alzato gli obiettivi per il 2021.

FRANCO: A FINE LUGLIO I PRIMI 25 MILIARDI DEL RECOVERY

Il ministro dell’economia Daniele Franco ha annunciato che il primo versamento di 25 miliardi all’Italia da parte della Commissione europea nel quadro di Next Generation EU avrà luogo entro fine luglio e la prima parte di agosto, in un’unica soluzione. Il ministro, però, al termine dell’Ecofin, osserva: “Le previsioni economiche della Ue sull’Italia ci hanno smentito in meglio”, però si tratta “di un rimbalzo rispetto ai 9 punti persi l’anno scorso, quindi dobbiamo tenerne conto, ce ne restano altri 4 da recuperare. Nel terzo trimestre dell’anno prossimo torneremo ai livelli di crescita precrisi”.

BCE, È GIÀ BATTAGLIA SULLA NUOVA GUIDANCE

Mario Centeno, membro portoghese del board della Bce, ha sottolineato che la Banca centrale europea dovrà sfruttare già il 22 luglio lo “spazio di manovra” che si è data aggiornando la guidance sull’inflazione. “È molto importante che la guidance sia adattata a questo nuovo quadro, altrimenti perderà di credibilità”, ha detto Centeno in un’intervista, aggiungendo che “d’ora in poi dovremo essere pazienti e tolleranti con delle deviazioni che non avremmo tollerato in passato”. Intervistata dal Financial Times, la presidente Christine Lagarde ha detto che la Bce sarà “persistente” e non adotterà prematuramente una politica restrittiva.

RENDIMENTO AI MINIMI DA APRILE, ASSEGNATI 9 MILIARDI DI BTP

Bene anche i titoli di Stato italiani. Sul mercato secondario arretra infatti il rendimento del Btp decennale, 0,71%, ai minimi da tre mesi, e lo spread con il Bund si restringe a 105 punti base (-2,06%), muovendosi ormai da tempo in una forbice ristretta.

Sul primario, il Tesoro ha assegnato in asta Btp per 9 miliardi, con una domanda superiore all’offerta.

SOFFRONO LE BANCHE, AVANZANO LE UTILITY

Soffrono i finanziari nonostante i numeri record delle trimestrali del credito in Usa. Al fondo della classifica c’è Bper, giù del 3,4%. Rosso profondo anche per Fineco -2,26% ed Unicredit -1,7%.

Perdono colpi i petroliferi: Tenaris -2,43%, Saipem -1,24%, Eni -0,89%. “Il recente fallimento dell’Opec e dei suoi alleati nel trovare un accordo su un piano per allentare i tagli alla produzione ad agosto significa che gli investitori del mercato petrolifero devono affrontare le preoccupazioni contraddittorie sia della carenza che dell’eccesso di offerta”, ha affermato l’Agenzia internazionale per l’energia.

Positive invece in Piazza Affari le utility, a fronte delle nuove flessioni dei mercati obbligazionari: A2a +1,28%, Terna +0,74%, Snam +0,64%, Italgas + 0,43%.

Enel ha siglato un’intesa con Volkswagen per la gestione in comune di oltre 3 mila punti di ricarica per le auto elettriche.

STM -1,11%. L’ITALIA SPOSA IL PIANO BRETON SUI CHIP

Stm -1,11%. Il commissario europeo al mercato interno e capo della task force Ue per i vaccini Thierry Breton ha ribadito a Roma l’obiettivo di aumentare nei prossimi dieci anni la quota globale della produzione di microprocessori all’interno della Ue al 20% dall’attuale 10%. Nel Pnrr è previsto un primo stanziamento di 850 milioni di euro per un impianto di produzione di chip in carburo di silicio in provincia di Catania, cui si aggiunge la recente inaugurazione alla presenza di Giorgetti di una fabbrica del valore di 1.6 miliardi di euro ad Agrate, in Brianza.

STELLANTIS -1,4%. LA VECCHIA FCA INDAGATA A PARIGI

Arretra Stellantis (-1,44%). Anche Fca Italia è indagata a Parigi con l’accusa di frode ai consumatori relative alla vendita di veicoli diesel tra il 2014 e il 2017. In profondo rosso Leonardo (-2,7%).

La maglia rosa spetta a Inwit (+1,45%).

Poco mossa Amplifon (-0,03%). Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 40,8 euro. L’acquisizione di Bay Audio annunciata lunedì, “migliorerà il posizionamento dell’azienda nel mercato chiave australiano”.

BRILLA MONCLER, CAMPARI CON LVMH NEL WEB

Bene anche il lusso: Moncler +0,84%. Cucinelli +0,1%: +10% i ricavi a valute costanti nel primo semestre, “ottime” le prospettive per il 2021/22.

Campari (+0,22%) ha costituito una jv alla pari con Moet Hennessy per le vendite on line cui ha conferito il controllo di Tannico, leader di mercato in Italia.

MODADORI AL TOP, PROMOSSA DA MEDIOBANCA

Mondadori brilla (+10,17%) sull’onda dell’accordo per l’acquisto di De Agostini Scuola. Mediobanca Securities ha promosso il titolo da neutral a outperform, con prezzo obiettivo che sale da 1,9 a 2,6 euro.

Sull’Aim denaro su Reti (+3,72%) dopo nuovi accordi per l’erogazione dei servizi IT.

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