L’Ecofin, il consiglio che riunisce i ministri economici e finanziari dell’Unione europea, ha approvato martedì 12 Piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr), compreso quello dell’Italia. Si tratta dei piani presentati a Bruxelles entro fine aprile per accedere ai fondi del Recovery Plan “Next Generation Eu”, il piano di ripresa post-pandemia che in Italia viene spesso identificato con il Recovery Fund.
Insieme a quello del nostro Paese, hanno ricevuto il via libera i Pnrr di Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia e Spagna. Niente da fare invece per l’Ungheria, al centro delle polemiche per l’approvazione di leggi omofobe.
I 12 Paesi possono ora sottoscrivere con l’Ue convenzioni di sovvenzione e accordi di prestito che consentiranno un prefinanziamento fino al 13% dell’importo totale di ciascun piano. Per l’Italia, si tratta di poco più di 25 miliardi di euro.
“Penso che sia molto importante il fatto che l’approvazione formale finale di questi piani arrivi proprio nel momento in cui la ripresa è in corso, perché questo darà una spinta alla fiducia nei mercati e nei paesi, permettendo a investimenti e riforme di partire – ha detto il commissario agli Affari economici, Paolo Gentiloni, arrivando alla riunione dell’Ecofin – Naturalmente siamo tutti impegnati affinché tutto questo funzioni. La decisione formale è una parte essenziale di quello che avverrà nelle prossime settimane, mesi e anni, è la parte decisiva di questo programma straordinario e senza precedenti”.
Nel corso della riunione, il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha detto che “il momento è ancora incerto e i prossimi mesi sono ancora difficili, ma il 2021 potrebbe diventare l’anno in cui l’uscita dalla pandemia sarà cosa fatta. La piena attuazione del piano di ripresa e resilienza è la priorità dei prossimi anni. Occorre fare progressi sulla finanza digitale e accelerare la transizione nell’economia reale, incoraggiando gli investimenti sostenibili”.