Meglio guardare in tv Austria-Macedonia piuttosto che le partite della nazionale brasiliana. Non è uno scherzo e soprattutto la preferenza è emersa non analizzando lo share dei due Paesi europei, ma proprio quello del Brasile, che sta ospitando la Coppa America di calcio e ha pure buone possibilità di portarsi a casa il trofeo. Ai brasiliani però sembra importare poco: nonostante il fuso orario sfavorevole, con le partite quasi sempre in orari lavorativi, preferiscono guardare gli Europei, persino partite di scarso rilievo, figuriamoci quando scendono in campo l’Italia e le altre squadre favorite. I dati degli ascolti nel Paese verdeoro sorprendono ma sono inequivocabili, anche perché entrambe le competizioni sono trasmesse sia in chiaro che a pagamento. I diritti degli Europei li detiene la rete Globo, che ad esempio domenica 13 giugno ha trasmesso Inghilterra Croazia: in Brasile erano le 10 del mattino, non di certo un orario di punta televisiva, eppure a San Paolo e Rio lo share è stato di circa il 10%, il migliore in quella fascia oraria.
In compenso l’esordio della nazionale di Neymar nella Coppa America, lo stesso giorno ma alle ore 18 contro il Venezuela, era trasmesso dalla tv privata SBT (sempre in chiaro) e ha raggiunto solo il 15,6% di share nello Stato di San Paolo: appena 2,8 milioni di telespettatori, il dato più basso per la Seleçao dal 2016. Soprattutto, la partita della nazionale guidata da Tite non è stata nemmeno il programma più seguito di quella fascia oraria, sopravanzata persino dal varietà Domingão do Faustão, trasmesso dalla concorrente Globo. Un po’ meglio è andata nello share di San Paolo per Brasile-Colombia (17,7%), ma non a Rio dove la stessa partita ha segnato l’11%, mentre in quel momento la concorrente Globo segnava il 32%. Idem per Brasile-Perù, che nello Stato di Rio de Janeiro ha avuto uno share ancora dell’11%, mentre Globo, che oltre a trasmettere gli Europei le sta provando tutte per limitare i rivali – compreso estendere l’edizione del telegiornale e proporre puntate della popolare soap opera “Imperio” – registrava il 25%.
Il risultato è che persino una gara di cartello come Brasile-Colombia (peraltro vinta dalla squadra di casa) ha registrato su SBT cinque punti di share in meno rispetto alla peggior gara di Coppa America mai trasmessa su Globo, cioè Argentina-Venezuela nel 2019. Gli Europei invece piacciono di più, anche sulle tv a pagamento. Anzi lì c’è stato un vero e proprio exploit, con Austria-Macedonia che ha segnato lo 0,94% di share, meglio dello 0,89% di Brasile-Venezuela su ESPN, o ancora Francia-Germania, prima partita del girone che è stato il secondo dato di ascolto più alto dall’inizio della pandemia su un canale a pagamento. SportTV, che trasmette le partite di Euro 2020 sulla pay tv, ha registrato un aumento di share del 42% rispetto all’edizione 2016. Persino nelle ricerche su Google il torneo europeo tira di più: nel ranking degli argomenti sportivi più cercati nell’ultimo mese, il campionato brasiliano (che è ricominciato) è al primo posto, ma al quarto c’è l’Europeo e solo all’undicesimo la Coppa America, meno considerata del campionato nazionale di Serie B e addirittura della squadra di basket del Palmeiras.
I motivi di questa curiosa tendenza? Sono di vario tipo. Intanto, gli Europei si stanno svolgendo a porte aperte, in un contesto sicuramente più invitante e spettacolare anche per il pubblico televisivo, ed erano presenti tutti i più grandi campioni (in Brasile Cristiano Ronaldo è più cercato su Google di Neymar). Poi, gli Europei causa Covid mancavano da ben 5 anni, un lasso di tempo che fa aumentare la curiosità e l’interesse, mentre la Coppa America ha un format più inflazionato, si gioca ogni due anni e addirittura, contando l’edizione del centenario, questa è la quarta dal 2015 (2016, 2019 e 2021 le altre). Forse si gioca troppo spesso e il pubblico finisce per essere meno motivato, anche perché le squadre, a parte le solite 2-3 favorite, sono mediamente meno competitive rispetto alle nazionali europee. Inoltre, la concomitanza col campionato brasiliano impedisce la partecipazione delle star locali: un Brasile con Neymar in campo è sicuramente più forte, ma un tifoso brasiliano potrebbe sentirsi meno rappresentato dalla sua nazionale.
Probabilmente anche in Italia, nella remotissima ipotesi di una Serie A in contemporanea con gli Europei, finiremmo per seguire molto meno una delle due competizioni. Infine, due motivazioni plausibili sono il Covid e la politica. In Brasile la Coppa America si sta disputando a porte chiuse, dopo la rinuncia dell’Argentina a causa della pandemia, che in Sudamerica sta ancora colpendo durissimo a causa dei ritardi nella campagna vaccinale. La scelta del Brasile di ospitarla ha suscitato non poche polemiche, visto che il Paese è in pieno picco di contagi, ci sono migliaia di morti al giorno e solo il 10% della popolazione è immunizzato. E poi lo scontro è anche sottilmente politico: SBT, che trasmette il torneo sudamericano, è un’emittente molto vicina al presidente Bolsonaro, mentre Globo non gli risparmia feroci critiche. Vincere il duello degli ascolti per la stampa “nemica” significa anche arginare la popolarità di un presidente mai così divisivo, e che utilizza spesso e volentieri il calcio per la sua propaganda. Al punto che in Brasile nei comizi dei partiti di destra è ormai tradizione presentarsi con la maglia verdeoro della Seleçao.