La scarsità di vaccini mette in crisi alcune Regioni. In Puglia sono state bloccate le nuove prenotazioni e molti appuntamenti già presi dovranno probabilmente essere rinviati. Lazio, Toscana ed Emilia Romagna hanno già bloccato i portali per tutto luglio, mentre la Campania non convocherà altre persone il mese prossimo. L’Umbria, invece, ha fatto sapere che si concentrerà solo sulle seconde dosi. Ma non è finita: il piano vaccinale è a rischio anche in Lombardia e, in generale, non c’è zona del Paese dove non si registrino difficoltà.
La campagna italiana è sempre più Pfizer-dipendente e il calo di consegne previsto per luglio è destinato a pesare. I governatori hanno chiesto al generale Figliuolo di fornire loro un quadro preciso delle fiale in arrivo ed è probabile che giovedì presidenti e commissario si incontrino per fare il punto.
Ad oggi, i dati forniti alle Regioni dalla struttura commissariale segnalano “un calo del 35-40% delle dosi rispetto a giugno”, ha fatto sapere l’assessore alla Salute del Lazio, Alessio D’Amato.
“Avevamo già tutte le agende piene per luglio, così non riusciremo a prendere nuove prenotazioni – spiega l’assessore alla Salute della Puglia, Pier Luigi Lopalco – Dobbiamo anche rimodulare tante prenotazioni, tra le 3 e le 400mila. Cercheremo di spostare gli appuntamenti di chi ha meno di 50 anni”.
La settimana scorsa, però, Figliuolo aveva diffuso un comunicato in cui annunciava che a luglio sarebbero arrivati 14,5 milioni di dosi, cioè solo il 5% in meno rispetto a giugno. Se così fosse, nessuna Regione avrebbe difficoltà a proseguire la campagna vaccinale come previsto.
Intanto, il Lazio sposterà in avanti le vaccinazioni della fascia 12-16 anni, non prende più prenotazioni per luglio e rinvierà probabilmente 100mila appuntamenti già presi per il prossimo mese.
Altri due casi particolari sono quelli di Liguria e Sicilia, dove il calo della domanda fa sì che anche un eventuale calo delle forniture non rischi di provocare particolari conseguenze.