Condividi

Università, boom di partecipazione agli Open Day digitali

La pandemia ha cambiato anche i paradigmi di selezione degli atenei, ma gli iscritti ai corsi aumentano. Il ruolo della piattaforma Docsity, utilizzata da 2,5 milioni di studenti in Italia e 15 milioni nel mondo

Università, boom di partecipazione agli Open Day digitali

Il Covid non ferma la volontà dei giovani italiani di iscriversi all’università e in generale alle offerte formative post-diploma. Già nel 2020, in piena pandemia, sul totale di 1.721.914 universitari si è registrato un incremento di 70.000 studenti in più rispetto all’anno precedente, al netto del turnover tra laureati e matricole. Un trend in linea con i risultati sempre positivi degli ultimi cinque anni e arricchito dall’aumento dei corsi di studio rivolti a un’audience internazionale, analogamente al numero di iscritti dall’estero che ha fatto segnare un +14,7% nel 2020, per un totale di 16.514 matricole rispetto alle 14.393 del 2016. Anche quest’anno, stando ai primi riscontri degli Open Day, la tendenza è di una partecipazione in aumento, che segue la vera e propria esplosione dell’offerta: oggi in Italia ci sono circa 98 università tra statali, private e telematiche.

Tuttavia, nonostante la voglia di ritorno alla normalità, per gli Open Day è stata confermata la formula online, considerata ormai più sicura ed inclusiva (e non solo gli Open Day: secondo il rapporto AlmaLaurea ormai uno studente su cinque, soprattutto le matricole, preferisce anche le lezioni online). A rendere questa modalità agile e partecipativa è la community Docsity, fondata a Torino nel 2011 da Riccardo Ocleppo e alla quale sempre più Atenei e scuole di alta formazione si rivolgono per l’organizzazione e la gestione degli Open Day di orientamento dedicati agli studenti delle scuole secondarie. Il network, che nasce come spazio per studenti dove scambiarsi materiale didattico, dall’inizio della pandemia è diventato piattaforma per promuovere le offerte formative delle principali istituzioni di higher education. Oggi conta oltre 15 milioni di iscritti in tutto il mondo, di cui ben 2,5 milioni in Italia, e ha già allestito nell’ultimo anno circa 50 Digital Open Day, ai quali hanno partecipato 50 mila studenti.

La necessità di attrarre nuovi iscritti è un tema che impatta in modo importante sulle università, a fronte di una crescita costante della popolazione universitaria, come rappresentato nel “Referto sul sistema universitario” pubblicato a maggio dalla Corte dei Conti. Docsity ha un bacino molto internazionale ed è stata in grado di raggiungere maturandi provenienti da ogni regione del mondo, grazie anche una nuova modalità di Open Day: infatti è cresciuto l’apprezzamento degli utenti per la fruizione dei contenuti on demand, che supera il limite temporale degli eventi live e garantisce una maggiore flessibilità e copertura.

Il livello di competenza digitale dei futuri maturandi ha sicuramente incoraggiato la trasposizione online di situazioni prima vissute in modo analogico, ma il processo non è stato sempre facile e automatico. “Docsity è stato un punto di riferimento per gli studenti e le Istituzioni in questo periodo complicato – commenta con FIRSTonline il fondatore Riccardo Ocleppo -. Abbiamo lavorato molto nell’ultimo anno per migliorare l’user experience e garantire ai nostri utenti la continuità con servizi ed esperienze che prima della pandemia erano abituati a vivere fisicamente. Abbiamo trasformato i limiti in risorse, superando certi confini dello spazio e del tempo grazie alla rete”.

Commenta