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Europei, l’Italia contro la Svizzera per un’altra notte magica

Mancini conferma quasi in toto la squadra che ha trionfato contro la Turchia e spera di ipotecare contro gli elvetici dell’ex laziale Petkovic la qualificazione anticipata agli ottavi

Europei, l’Italia contro la Svizzera per un’altra notte magica

Gli ottavi nel mirino. L’Italia si trova già di fronte al primo obiettivo, ovvero la qualificazione al prossimo turno con una partita d’anticipo: matematico in caso di vittoria con la Svizzera (ore 21), addirittura da prima se il Galles perdesse o pareggiasse contro la Turchia (ore 18). Scenario importante, reso possibile dall’ottimo debutto di venerdì scorso, quando gli azzurri hanno incantato l’Olimpico con un 3-0 senza storia, ma realizzabile solo battendo gli svizzeri di Petkovic, a loro volta costretti a strappare quantomeno un punto per non rischiare una precoce eliminazione.

La fiducia è tanta e non potrebbe essere altrimenti: i 28 risultati utili raccolti da Mancini, del resto, non si vedevano dai tempi di Vittorio Pozzo. Guai però a farsi prendere da un’euforia eccessiva perché in fondo, come hanno ripetuto un po’ tutti i componenti del gruppo, non è ancora stato fatto nulla di veramente importante. “C’è sempre tensione – ha confermato il tecnico azzurro – è una gara importante e difficile, rispettiamo la Svizzera che è una nazionale molto forte che, storicamente, ci ha sempre messo in difficoltà. È tra le prime del ranking, ha giocatori bravi ed esperti e un tecnico che conosce il nostro calcio: servirà una grande partita”.

Il Mancio, probabilmente, vuole fungere anche un po’ da pompiere, ben conscio di quanto sia labile il confine tra elogi e critiche, ma in cuor suo sa bene come l’Italia, in particolare quella vista venerdì, possa tranquillamente conquistare l’obiettivo ottavi con un turno d’anticipo. Il paradosso è che una qualificazione da primi, proprio come nel 2016, potrebbe costringerci a un cammino più complicato che se arrivassimo secondi, alla luce di un tabellone che, sorprese permettendo, metterebbe sulla nostra strada gli ostacoli Belgio e Francia.

“Se vogliamo giocare a Wembley l’11 luglio dobbiamo farlo anche agli ottavi – ha glissato Mancini (in caso di secondo posto, invece, l’ottavo sarebbe ad Amsterdam, n.d.r.) – Io sono fiducioso perché penso di avere un’ottima squadra che può ancora migliorare, ma dobbiamo fare il massimo”. Nessun calcolo, insomma, anche perché questa Nazionale non sembra proprio interessata a farli, totalmente assorbita da un concetto di gruppo più forte che mai. “Questa Italia è la squadra più squadra di tutte quelle che ho vissuto – ha ribadito Bonucci – Nel corso di questi anni ci sono stati tanti giocatori che ne hanno fatto parte e non c’è mai stato un momento in cui qualcosa sia andato storto. Quando ci sono dei nuovi che entrano così in un gruppo significa che è coeso, non a caso arrivano questi risultati”.

Tale forza si percepisce anche dall’esterno, non a caso i bookmakers hanno abbassato notevolmente le quote sulla vittoria dell’Europeo (da 14 a 7) e pure gli avversari si stanno accorgendo di quanto possa essere pericolosa la squadra azzurra. “Sono tra i favoriti – il pensiero di Petkovic, di ritorno a Roma dopo i trascorsi laziali – Noi dovremo frenare il loro entusiasmo, affrontarli con rispetto ma senza paura: dovremo essere migliori per tutti i 95 minuti, dare il massimo, correre tanto, essere forti nei contrasti, solo così potremo farcela”.

La parola dunque passa al campo, con l’Italia che confermerà 10/11 della formazione anti-Turchia, eccezion fatta per l’infortunato Florenzi: l’unico dubbio di Mancini riguarda proprio il suo sostituto sulla destra, con l’atalantino Toloi leggermente in vantaggio sul napoletano Di Lorenzo, almeno stando all’ultimo allenamento di ieri. Il 4-3-3 azzurro dovrebbe vedere così Donnarumma in porta, Toloi, Bonucci, Chiellini e Spinazzola in difesa, Barella, Jorginho e Locatelli a centrocampo, Berardi, Immobile e Insigne in attacco.

La Svizzera di Petkovic risponderà con un 3-4-1-2 che vedrà Sommer tra i pali, Elvedi, Schar e Akanji nel reparto arretrato, Mbabu, Xhaka, Freuler e Rodriguez in mediana, Shaqiri sulla trequarti alle spalle della coppia offensiva composta da Embolo e Seferovic. Arbitro della sfida sarà il russo Karasev, mentre sugli spalti dell’Olimpico ci saranno i “soliti” 16 mila spettatori, questa volta, a differenza di venerdì dove le fazioni grossomodo si equivalevano, in grande maggioranza italiani. Per spingere gli azzurri verso una qualificazione anticipata e gradita come non mai.

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