Per le partite Iva si fa strada l’ipotesi di un rinvio delle imposte sui redditi. La misura, allo studio del ministero dell’Economia, sarebbe importante per alleggerire l’ingorgo fiscale previsto per questo mese. In assenza di proroghe, infatti, entro il 30 giugno i titolari di partita Iva devono versare il saldo e l’acconto delle imposte sui redditi, ovvero Irpef, Ires, Irap, cedolare secca e imposte sostitutive. Ma questi sono solo alcuni dei pagamenti da effettuare entro le prossime settimane e il rischio è che diversi contribuenti si trovino in difficoltà, visto che la ripartenza post-Covid è ancora agli inizi e la liquidità scarseggia.
In una recente intervista al Sole 24 Ore, la viceministra dell’Economia Laura Castelli ha spiegato che “a giugno arrivano a termine 144 scadenze, fra cui il 30 gli acconti per le partite Iva”. La numero due del Tesoro ha poi sottolineato che “quando le difficoltà sono tante occorre tirare le somme”. Di conseguenza, “anche su queste entrate c’è riflessione: è più complicato rispetto alle cartelle esattoriali, ma questa larga maggioranza permette di affrontare questi temi senza cadere nell’ideologia. Anche qui stiamo discutendo”.
Saldo e acconto delle imposte sui redditi possono essere versati in un’unica soluzione o a rate. Ad oggi, chi paga oltre la scadenza del 30 giugno, ma comunque entro il 30 luglio, si vedrà applicare degli interessi minimi, pari allo 0,4%.