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Ue, la ripresa si rafforza: Pil Italia +4,2% nel 2021

Il Pil dell’Ue crescerà del 4,2% nel 2021 – Ottimismo sull’inflazione – Vaccini e recovery spingeranno la ripresa – Italia ai livelli pre-Covid entro la fine del 22

Ue, la ripresa si rafforza: Pil Italia +4,2% nel 2021

Si vede finalmente la luce in fondo al tunnel. È trascorso più di un anno dall’esplosione della pandemia di Covid-19 e finalmente, grazie alle riaperture e alle campagne vaccinali in corso in tutti gli Stati membri, la Commissione europea prevede un “forte rimbalzo dell’attività economica” e guarda con ottimismo agli ultimi dati sull’inflazione. Previsioni positive anche sull’Italia, il cui prodotto interno Lordo nel 2021 dovrebbe crescere del 4,2%. 

LE PREVISIONI SUL PIL E SULL’INFLAZIONE

Il Pil dell’Unione Europea crescerà del 4,2% nel 2021 e del 4,4% nel 2022. Previsioni simili anche per l’Eurozona dove la crescita sarà del 4,4% quest’anno e del 4,4% il prossimo. Queste le previsioni messe nero su bianco dalla Commissione europea che parla di un “un significativo miglioramento dello scenario di crescita rispetto alle previsioni di febbraio”. “La Ue e tutti gli Stati  – continua Bruxelles – dovrebbero vedere le proprie economie tornare ai livelli pre crisi entro fine 2022”. Alla base di questi miglioramenti ci sono i vaccini, tant’è che “la crescita dell’economia riprende quanto più aumenta il tasso di vaccinazione e quanto più si allentano le misure di contenimento”, spiega la commissione. 

Scendendo nei dettagli, il vicepresidente Valdis Dombrovskis ha specificato che “il Fondo per la Ripresa aiuterà la ripresa e imprimerà una vera svolta nel 2022, quando provocherà un aumento degli investimenti pubblici al livello più alto in oltre un decennio. Molti rischi continueranno ad incombere per tutto il tempo in cui durerà la pandemia virale. Finché non saremo su un terreno solido, continueremo a fare tutto ciò che serve per proteggere le persone e tenere a galla le imprese”.

Paolo Gentiloni, commissario Ue agli affari economici ha aggiunto: “Il sostegno di bilancio senza precedenti è stato – e rimane – essenziale per aiutare i lavoratori e le imprese a superare la tempesta. Il corrispondente aumento del deficit e del debito è destinato a raggiungere il picco quest’anno prima di cominciare a diminuire. Abbiamo molto lavoro davanti a noi – a Bruxelles e nelle capitali nazionali – per sfruttare al meglio l’opportunità storica del NextGeneration EU”.

Bruxelles si mostra ottimista anche sull’inflazione che dovrebbe attestarsi all’1,7% nel 2021 e all’1,3% nel 2022 nell’area Euro e all’1,9% nel 2021 e all’1,5% nella Ue. Ci sono però dei rischi: “Le stime potrebbero sottostimare la propensione delle famiglie a spendere o invece sottostimare il desiderio dei consumatori di mantenere alti livelli di risparmio precauzionale. Un altro fattore è la tempistica del ritiro del sostegno di bilancio, che se prematuro potrebbe compromettere la ripresa. D’altra parte, un ritiro ritardato nel tempo potrebbe portare a distorsioni del mercato, mantenendo artificialmente in vita imprese non redditizie”.

LE STIME SULL’ITALIA

Dopo il crollo del PIL registrato nel 2020, arriva il tanto atteso rimbalzo anche per noi. Nel 2021 il Pil italiano crescerà del 4,2%, mentre nel 2022 il rialzo sarà del 4,4%. “Le vaccinazioni e l’allentamento delle restrizioni stanno aprendo la strada alla forte ripresa dell’economia italiana nella seconda metà del 2021. Gli investimenti sostenuti dall’Ue dovrebbero portare l’economia su un percorso di espansione sostenuta, che dovrebbe consentire alla crescita di tornare al livello pre-pandemia entro la fine del 2022” scrive la Commissione Ue nelle previsioni economiche di primavera.

Quest’anno il debito pubblico italiano continua a salire arrivando al 159,8% “a causa del protrarsi del sostegno pubblico” all’economia, ma la parabola discendente dovrebbe cominciare il prossimo anno, quando il debito pubblico calerà al 156,6%. Stesso andamento per il deficit che salirà all’11,7% quest’anno per poi scendere al 5,8% l’anno prossimo  grazie al calo della spesa pubblica e l’accelerazione dei ricavi”. Sul fronte occupazionale, il tasso di disoccupazione in Italia salirà al 10,2% quest’anno per poi tornare al 9,9% nel 2022. 

“L’economia crescerà in modo robusto quest’anno e il prossimo. Le prospettive sono migliori delle attese per due fattori: un rimbalzo più forte del previsto nell’attività globale e nel commercio, e l’impulso del Recovery che è stato incorporato alle previsioni”, ha detto il commissario all’economia Paolo Gentiloni.

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