Finecobank ha chiuso il mese di aprile con un raccolta netta pari a 949 milioni di euro, poco sotto i 959 milioni registrati un anno fa, senza fare ricorso a politiche commerciali di breve periodo.
Scendendo nei dettagli, a fare la parte del leone è la componente gestita, arrivata a 904 milioni di euro, in rialzo del 36% rispetto ai 664 milioni di aprile 2020. Facendo un rapido calcolo, la componente gestita pesa per il 95% sulla raccolta complessiva.
Andando avanti coi dati, la componente amministrata si è attestata a 667 milioni, mentre quella diretta ha registrato una contrazione pari a -622 milioni di euro. FinecoBank stima che i ricavi del brokerage scenderanno a circa 17 milioni di euro (-22% annuo) principalmente a causa della ridotta volatilità e della diminuzione dei volumi sul mercato, fa sapere la società guidata da Alessandro Foti. Nel confronto con periodi di volatilità paragonabili, spiega ancora Fineco, i ricavi sono invece superiori di circa il 50%, grazie all’ampliamento della base di clienti attivi e alla continua innovazione dell’offerta. Da inizio anno i ricavi del brokerage sono stimati in circa 82 milioni di euro (-4% tendenziale).
Andando avanti coi dati, Fineco Asset Management ad aprile ha registrato una raccolta retail pari a 513 milioni, il nuovo massimo storico mensile. Nello stesso mese sono stati acquisiti 10.084 nuovi clienti (+39% rispetto all’anno precedente), i clienti totali sfiorano quota 1,4 milioni. Il patrimonio totale si è attestato a 98,6 miliardi, con una crescita del 25% rispetto ad aprile 2020. A Piazza Affari il titolo Fineco cede lo 0,2% a 14,285 euro.
