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ArcelorMittal, miglior trimestre degli ultimi 10 anni

Il colosso siderurgico beneficia della ripresa e dell’aumento dei prezzi dell’acciaio, ma rimane scottante la questione Taranto. I sindacati confermano lo sciopero per l’11 maggio: “Situazione al limite del collasso”

ArcelorMittal, miglior trimestre degli ultimi 10 anni

Nonostante le difficoltà legate alle sorti dell’ex Ilva di Taranto, di cui è tuttora proprietaria anche se Invitalia è entrata nel capitale sociale con oltre 1 miliardo di euro, ArcelorMittal vive un ottimo momento dal punto di vista finanziario a livello globale. Il primo gruppo siderurgico al mondo ha infatti chiuso il miglior trimestre dell’ultimo decennio, beneficiando della ripresa dell’attività industriale dopo la crisi sanitaria globale e gli aumenti dei prezzi delle materie prime, soprattutto dell’acciaio, sui mercati mondiali. Il risultato è un utile netto quasi doppio rispetto al quarto trimestre del 2020 e un aumento dei ricavi del 15%: “Il primo trimestre dell’anno è stato il nostro miglior trimestre del decennio”, ha confermato Aditya Mittal, il nuovo amministratore delegato del gruppo nominato a febbraio e figlio del fondatore, che si è detto tuttavia “consapevole della continua sfida sanitaria nel mondo, in particolare nelle economie emergenti” come l’India, che tra l’altro proprio in queste settimane è travolta dall’emergenza Covid.

Nel comunicare la trimestrale ArcelorMittal ha anche precisato alcune cose sul destino di Taranto, il cui polo siderurgico nel frattempo ha cambiato nome, dopo l’ingresso di Invitalia, in Acciaierie d’Italia. L’azienda, conclude la nota, “è l’unica in Italia a produrre acciaio primario, fondamentale per la filiera nazionale della meccanica, che come noto incide per una quota molto significativa del prodotto interno lordo”. Tuttavia la situazione intorno agli impianti un tempo dell’Ilva è ancora molto tesa: nei giorni scorsi i sindacati Fiom Cgil e Uilm hanno confermato lo slittamento dello sciopero inizialmente indetto per il 23 aprile nel siderurgico di Taranto, con presidio di protesta davanti al Mise, all’11 maggio prossimo, giorno nel quale il ministro Giancarlo Giorgetti ha convocato un vertice a Roma, nel primo pomeriggio, con le organizzazioni metalmeccaniche, Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usb.

Fiom e Uilm, a proposito dell’accordo tra ArcelorMittal Italia e Invitalia, dicono che “in merito alle condizioni sospensive necessarie a perfezionare l’acquisto dei rami d’azienda di Ilva, secondo quanto comunicato da ArcelorMittal, sembra non esserci la questione relativa all’accordo sindacale”, in particolare riguardo alla revoca dei licenziamenti già previsti. La situazione è al limite del collasso e ArcelorMittal è responsabile di quanto sta avvenendo”, fanno sapere i sindacati.

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