Al via la fase di concertazione tra Terna e le amministrazioni locali sul Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino che collegherà la Campania alla Sicilia e questa alla Sardegna. Il primo tavolo tecnico è stato convocato dalla Regione Sardegna il prossimo 7 maggio. La società guidata da Stefano Donnarumma investirà circa 3,7 miliardi di euro coinvolgendo nella realizzazione dell’opera circa 250 imprese, anche locali.
Il nuovo collegamento è un progetto all’avanguardia che prevede la realizzazione di due linee elettriche sottomarine, una dalla Campania alla Sicilia e una dalla Sicilia alla Sardegna, per un totale di 950 km di collegamento a 1000 MW in corrente continua.
Con questo primo passo si entra nel vivo per l’iter di condivisione del progetto col territorio. Una fase fondamentale, propedeutica all’avvio dell’istanza autorizzativa al Ministero della Transizione Ecologica, durante la quale Terna sottoporrà le ipotesi di tracciato del cavo e la localizzazione prevista per le stazioni elettriche alle istituzioni locali e ne analizzerà le osservazioni e valuterà le proposte di eventuale ottimizzazione progettuale.
Al tavolo tecnico di venerdì 7 maggio parteciperanno tutte le parti interessate all’opera: Regione, Terna, il Ministero della Cultura, la Città Metropolitana di Cagliari, i comuni di Selargius, Settimo San Pietro, Quartucciu,Sinnai, Maracalagonis, Quartu Sant’Elena, l’Agenzia del Demanio dello Stato, l’Arpa Sardegna, Legambiente, la Lipu, il WWF, Italia Nostra, Confagricoltura e Coldiretti.
Il progetto verrà poi condiviso nella fase di consultazione pubblica con tutti i cittadini interessati. In particolare, il Presidente della Sardegna Christian Solinas ha apprezzato che il progetto del Tyrrhenian link sia in linea con la richiesta fatta a Terna di proteggere e non alterare il paesaggio, progettando dove possibile ed opportuno, i nuovi elettrodotti interamente interrati.
Il Tyrrhenian Link è un’opera strategica per la Sardegna e per tutto il sistema elettrico italiano. Il suo completamento rappresenta un passaggio determinante per la dismissione delle centrali più inquinanti presenti sull’isola contribuendo alla sua decarbonizzazione e alla transizione ecologica.
Inoltre, la nuova opera contribuirà a una maggiore integrazione tra le diverse zone di mercato e a un più efficace utilizzo dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili, in costante aumento, garantendo così un miglioramento dell’affidabilità della rete e dell’intero sistema elettrico.