Borsa Italiana entra ufficialmente a far parte del gruppo Euronext. Il colosso olandese ha annunciato di aver soddisfatto tutte le condizioni stabilite e di aver completato, in anticipo rispetto alle tempistiche previste, l’acquisizione da 4,444 miliardi di euro di Borsa Italiana.
La giornata di oggi “segna un nuovo capitolo nella storia di Euronext e dei mercati dei capitali europei. Con il completamento dell’acquisizione del gruppo Borsa Italiana, Euronext realizza la sua ambizione di costruire la principale infrastruttura di mercato paneuropea, collegando le economie locali ai mercati globali dei capitali, a beneficio di tutti i partecipanti ai mercati di Euronext”, ha detto l’amministratore delegato di Euronext, Stephane Boujnah. Ricordiamo infatti che Euronext gestisce già 7 mercati azionari europei (Amsterdam, Bruxelles, Dublino, Lisbona, Oslo, Parigi e Milano) con 1.870 società quotate per una capitalizzazione complessiva di 5.100 miliardi di euro.
Con l’acquisto, spiega la società olandese in una nota, Cdp Equity e Intesa Sanpaolo sono entrate a far parte “degli azionisti di riferimento” di Euronext attraverso la sottoscrizione di un private placement per 579 milioni di euro, con un impegno a lungo termine per sostenere le ambizioni di crescita del gruppo. Nel dettaglio, tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato da 491 milioni di euro, Cdp ha acquistato 5,6 milioni di azioni al prezzo di 87,70 euro per azione, diventando così il primo azionista con il 7,3% del capitale, la stessa quota della omologa francese Caisse des Depots et Consignations, e acquisendo il diritto di nominare uno dei rappresentanti del Consiglio di Sorveglianza. Intesa Sanpaolo, da parte sua, ha acquistato 1 milione di titoli, arrivando all’1,3% del capitale sociale.
In generale, evidenzia ancora il gruppo, la transazione è finanziata con circa 0,3 miliardi di liquidità esistente, 3,7 miliardi ricavati da un prestito ponte da 4,4 miliardi e 0,6 miliardi dal private placement. La società prevede di rifinanziare il prestito ponte tramite l’emissione di nuove azioni per circa 1,8 miliardi di euro tramite un’offerta di diritti agli attuali azionisti e circa 1,8 miliardi di euro di debito da emettere con scadenze di lungo termine.
Euronext sta lavorando a un piano di integrazione che “è in via di sviluppo, su diversi fronti, sotto la supervisione di un Integration Management Office, che coinvolge rappresentanti di Euronext e del gruppo Borsa Italiana”, ha fatto sapere l’amministratore delegato di Euronext Stephane Boujnah, durante la conference call a commento dell’operazione, sottolineando che “la Borsa Italiana che fa parte di Euronext sarà diversa dalla Borsa Italiana che era parte di London Stock Exchange Group”. Il peso di Borsa Italiana all’interno del gruppo sarà rilevante e la voce dei nuovi partner sarà ascoltata: “Gli italiani sono accolti dalla porta principale e la voce italiana sarà diversa e forte”, ha detto Boujnah, sottolineando che si sta già lavorando “con i colleghi italiani per sviluppare il piano di integrazione”.
Come parte del progetto, il gruppo ha inoltre deciso di trasferire il suo data center principale da Londra a Bergamo e ha firmato un contratto con Aruba: “È un chiaro segnale del ruolo e degli investimenti che Euronext intende riservare all’Italia”, ha sottolineato Boujnah. La prima parte della migrazione, soggetta all’approvazione delle autorità e agli aspetti operativi, è fissata per il 2022.
Pierpaolo Di Stefano, chief investment officer e ceo di Cdp Equity ha dichiarato: “Siamo particolarmente orgogliosi di contribuire all’ingresso di Borsa Italiana in Euronext, di cui costituirà la componente più rilevante. L’operazione, oltre a generare sinergie, porterà significativi benefici ai risparmiatori e alle imprese italiane, soprattutto PMI, che potranno accedere a un unico pool di liquidità paneuropeo, aumentando la visibilità degli emittenti nazionali, anche grazie alla valorizzazione delle società MTS, Montetitoli, Cassa di Compensazione e Garanzia e della piattaforma Elite”.
“Attraverso l’acquisizione del 7,3% di Euronext – ha continuato il manager- Cdp favorirà la crescita dell’intera industria italiana dei servizi per l’intermediazione finanziaria e lo sviluppo di un’infrastruttura chiave per il rilancio imprenditoriale ed economico del Paese, confermando il ruolo di partner strategico e affidabile per le aziende italiane e per gli investitori internazionali”.