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Btp Futura: la terza emissione raccoglie 5,48 miliardi

Il risultato è leggermente inferiore rispetto a quelli dei primi due collocamenti, ma i nuovi titoli hanno scadenza più lunga ed è previsto doppio premio fedeltà

Btp Futura: la terza emissione raccoglie 5,48 miliardi

La terza emissione dei Btp Futura si è chiusa con ordini totali per 5,48 miliardi di euro. Oggi, nell’ultimo giorno di collocamento, le richieste arrivate dal mercato retail hanno raggiunto quota 327 milioni, distribuiti su quasi 9mila ordini.

Il risultato è quindi inferiore a quello della seconda emissione, effettuata lo scorso novembre, che aveva permesso al Tesoro di raccogliere in tutto 5,71 miliardi di euro.

Ancora meglio aveva fatto la prima emissione, andata in scena a luglio, qundo gli italiani avevano acquistato titoli per 6,1 miliardi.

Il nuovo BTp Futura garantisce cedole nominali semestrali calcolate sulla base di tassi prefissati e crescenti nel tempo (il cosiddetto meccanismo step-up) e ha una scadenza di 16 anni con doppio premio fedeltà. Le prime due emissioni, invece, avevano scadenza a otto anni e premio fedeltà unico.

Come sempre, i proventi del collocamento, riservato agli investitori retail, saranno impiegati per finanziare le misure per la ripresa economica dal Covid-19 e le spese statali destinate a fronteggiare la pandemia, comprese quelle relative alla campagna vaccinale.

La particolarità del nuovo Btp Futura, oltre alla durata più lunga rispetto al passato, è il doppio premio fedeltà, che funziona in base al seguente schema:

  • alla fine dei primi otto anni di vita del titolo, l’investitore che avrà detenuto il BTP Futura sin dall’emissione avrà diritto a un premio intermedio pari al 40% della media del tasso di crescita del Pil nominale registrato nei primi otto anni di vita del titolo, con un minimo dello 0,4% del capitale investito, fino ad un massimo dell’1,2%;
  • alla scadenza finale (dopo i successivi otto anni), agli investitori che avranno continuato a detenere il titolo senza soluzione di continuità dall’emissione fino alla scadenza, sarà corrisposto un premio finale che includerà due componenti: la prima pari al restante 60% della media del tasso di crescita del Pil registrato nei primi otto anni del titolo, con un minimo dello 0,6% fino ad un massimo dell’1,8%; la seconda pari al 100% della media del tasso di crescita del PIL registrato dal nono al sedicesimo anno, con un minimo dell’1% ed un massimo del 3% del capitale investito.

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