Per tutto il mese di aprile l’Italia resta blindata e sarà sempre in zona rossa o arancione, con tutte le restrizioni e i divieti del caso. È quanto ha deciso ieri sera il Consiglio dei ministri che, di fronte ai nuovi dati sui contagi, sui ricoveri e sui decessi provocati dalla pandemia, ha confermato che non è il momento di abbassare la guardia.
Di conseguenza, il nuovo decreto del Governo Draghi stabilisce che fino al 30 aprile sarà vietato spostarsi da una regione all’altra e che restano chiusi ristoranti, bar, cinema, teatri, palestre e piscine. Vietate le visite a parenti e amici in zona rossa, possibili invece in zona arancione purché nella stessa regione e una sola volta al giorno per un massimo di due persone. Allentamenti della stretta potranno esserci solo se i dati della pandemia miglioreranno.
Il decreto anti-Covid approvato dal Consiglio dei ministri prevede anche due novità: l’obbligo di vaccinazione per chi lavora nel settore sanitario, farmacisti compresi, e il divieto di ordinanze regionali, come per esempio sulla scuola, che sarà in presenza fino alla prima media.
Le misure anti-Covid sono state ovviamente il piatto forte del Consiglio dei ministri che però ha preso anche decisioni di tutt’altro genere, ma molto importanti, come la svolta per i concorsi pubblici e lo stop alle grandi navi a Venezia. Nel campo della Pubblica amministrazione sono stati sbloccati i concorsi già banditi o da bandire velocemente durante l’emergenza con garanzie di svolgimento di piena sicurezza e modalità semplificate per quelli a regime. “Diamo finalmente speranza a migliaia di persone e – ha dichiarato il ministro della Pa, Renato Brunetta – permettiamo alla Pubblica amministrazione di rigenerarsi dopo anni di blocco del turnover e di depauperamento” delle strutture pubbliche.
Altra novità importante uscita dal Consiglio dei ministri è lo stop alle grandi navi da crociera a Venezia che risolve in via definitiva e strutturale un problema antico che ha creato enormi problemi alla città lagunare. Le grandi navi potranno avvicinarsi ma non raggiungere né attraversare Venezia e dovranno attraccare al di fuori della Laguna. Una misura lungamente attesa, anche se osteggiata da commercianti e ristoratori locali, che finalmente tutela il patrimonio artistico, culturale e ambientale di Venezia e della sua Laguna annullando i rischi che il transito dei giganti del mare comportava.