Settimane di sacrifici, tra zone arancioni e rosse, potrebbero essere quasi alle spalle. Dopo Pasqua potrebbe arrivare un primo allentamento delle restrizioni, ma per tornare alla normalità dovremo aspettare altri tre mesi. Contestualmente il governo manterrà le misure di sostegno all’economia fino a fine anno. Questo il sunto di quanto affermato dal ministro dell’Economia, Daniele Franco, intervenuto insieme al Cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak a un evento organizzato da Bloomberg.
“La scorsa settimana abbiamo varato misure per 1,5 punti percentuali di Pil e nelle prossime settimane procederemo” in questa direzione, ha spiegato Franco. Il Premier Draghi ha già annunciato un nuovo scostamento di bilancio che sarà richiesto al contestualmente alla presentazione del Documento di Economia e Finanza (Def). Per quanto riguarda il prossimo futuro, dopo il Dl Sostegni “saranno introdotte ulteriori misure” in vista di un graduale riassorbimento degli aiuti nella seconda parte dell’anno e di un “ritorno alla normalità”. “Mi aspetto di terminare con le misure di sostegno all’economia verso la fine dell’anno“, ha continuato.
Sul Pil, il titolare del Mef stima che il Prodotto Interno Lordo italiano “calerà in modo significativo nel primo trimestre, ma recupererà nel secondo per poi accelerare nel terzo e quarto trimestre dell’anno”.
Parlando invece dell’evoluzione della pandemia, Franco si dichiara ottimista: “Crediamo che dopo Pasqua la situazione andrà gradualmente migliorando e si andrà verso la normalità a maggio e giugno, grazie anche ai vaccini e alle condizioni climatiche”, ha detto.
Il ministro ha parlato anche delle risorse del Next Generation Eu. Il Governo Draghi consegnerà a Bruxelles il Piano nazionale di ripresa e resilienza “entro fine aprile. Il piano prevede per noi prestiti e trasferimenti per complessivi 190 miliardi di euro in sei anni, circa il 10% del nostro Pil, e programmiamo di utilizzarli per spingere gli investimenti in numerose aree”.
“L’Italia ha un problema di vecchia data di crescita e dinamica della produttività”, ha aggiunto. “Useremo questi fondi europei, congiuntamente alle risorse nazionali, per affrontare queste debolezze, naturalmente per combattere la pandemia e riportare la crescita ai livelli pre-crisi ma anche per spingere la crescita potenziale, gli investimenti, i tassi di occupazione giovanile e femminile”.