Raffaello. Il genio sensibile” è il documentario promosso dalla Regione Marche, prodotto dalla Sydonia Production e che andrà in onda su RAI 3, il 5 aprile 2020, alle ore 23.50, allo scoccare della mezzanotte, per celebrare i 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio. Con la regia di Luca Trovellesi Cesana, la sceneggiatura di Claudio Centioni e la consulenza scientifica di Luca Tomìo, il documentario si avvale anche della partecipazione straordinaria di Achille Bonito Oliva, che conferisce alla figura di Raffaello un’attualizzazione e un confronto con grandi artisti come Pablo Picasso, Andy Warhol, Giorgio De Chirico e Giulio Paolini, che partecipa al documentario in una forma inedita e originale.
La narrazione, molto dinamica, è affidata al giovane storico dell’arte Luca Tomìo, che conduce i telespettatori in un viaggio non solo attraverso le opere di Raffaello ma attraverso i luoghi, anche segreti, inediti e suggestivi, che sono state tappe fondamentali del suo percorso umano e creativo: l’infanzia a Urbino, la giovinezza a Perugia e in Umbria, la maturità a Firenze e il trionfo nella Roma di papa Giulio II.
Per raccontare la fama planetaria di Raffaello è stato scelto di sviluppare un focus sulle sue opere conservate al Museo di Stato dell’Ermitage di San Pietroburgo, così come in Italia è stata scelta Milano per documentare come i due capolavori di Raffaello conservati in città, lo Sposalizio della Vergine a Brera e il cartone per la Scuola d’Atene, beneficino di allestimenti molto innovativi, come quelli di Leonardo e di Michelangelo al Castello Sforzesco.
A Firenze, oltre alle opere conservate agli Uffizi e Palazzo Pitti, il percorso narrativo si snoda alla scoperta dei palazzi familiari e privati che hanno agevolato l’ascesa di Raffaello, i Doni, i Taddei, i Pandolfini ma anche quelli che costituiscono il grande patrimonio rinascimentale della città, da Palazzo Gondi a Palazzo Corsini, dove è stato eccezionalmente documentato l’unica opere ancora in collezione privata di Raffaello, il cartone per il ritratto di papa Giulio II.
A Roma, oltre alle numerose e ben note opere conservate nei musei cittadini e in Vaticano, che documentano l’attività di Raffaello pittore, il percorso narrativo si snoda anche attraverso la conoscenza delle meraviglie archeologiche della Città Eterna, di cui l’artista era stato nominato primo soprintendente, e di quelle rinascimentali ordite da Raffaello stesso e dal suo mentore Donato Bramante, anche quelle più misconosciute, come la chiesa di Sant’Eligio degli Orefici.
In Umbria, oltre alle opere note, proprio durante le riprese del documentario sono state testimoniate due nuove attribuzioni al giovane Raffaello, la Crocifissione nell’Oratorio di Sant’Agostino a Perugia e lo stendardo del Corpus Domini del Museo Diocesano di Gubbio, contribuendo ampiamente al chiarimento del percorso creativo del giovane urbinate nella fase della formazione, che include anche la Cappella Bella del Pinturicchio a Spello.
Vivide rappresentazioni teatrali sono state inserite a rimarcare drammaticamente i momenti salienti della vita di Raffaello, come la morte del padre, o quella della storia coeva, come le sanguinose Nozze Rosse dei Baglioni, tra l’altro ambientate nei tetri recessi del tempo ancora conservati nei sotterranei della Rocca Paolina di Perugia.
È stato pubblicato da Rai3:
ANSA: https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/tv/2020/04/03/raffaello.-il-genio- sensibile-rai3-svela-il-grande-artista_06be7a3f-884a-4983-b009-3360cb9feb09.html Twitter: https://twitter.com/RaiTre/status/1245984382755770368?s=20 Facebook: https://www.facebook.com/rai3tv/posts/2817279178321843 Instagram: https://www.instagram.com/p/B-guAxtDicV/