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A Losanna capolavori in mostra: 140 opere per 500 anni di storia

La mostra “Shadows
from the Renaissance to the Present Day” si tiene Fondation de l’Hermitage di Losanna dal 28 giugno al 27 settembre 2019.

A Losanna capolavori in mostra: 140 opere per 500 anni di storia

La Fondation de l’Hermitage, a Losanna (CH),continua la sua esplorazione di temi importanti nell’iconografia occidentale invitando i visitatori a scoprire le molteplici sfaccettature dell’ombra nell’arte. La mostra Shadows, dal Rinascimento ai giorni nostri, presenta una selezione completamente nuova di circa 140 opere, che rappresentano 500 anni di storia dell’arte e una gamma molto diversificata di forme artistiche, dalla pittura all’installazione, scultura, stampa, disegno, taglio outs, fotografia e video.

Questa importante esposizione internazionale comprende opere in prestito da prestigiosi musei e collezioni private, esplorando gli stretti legami tra l’ombra e l’arte e i modi infinitamente vari in cui le ombre sono state rappresentate da quando sono apparse per la prima volta nella pittura nel tardo Medioevo.

I visitatori potranno partecipare ad un viaggio attraverso secoli e temi, giustapponendo i capolavori dell’arte occidentale in un modo completamente nuovo di esplorare il costante interesse per l’ombra mostrato da artisti di tutti i generi, dagli autoritratti (Rembrandt, Eugène Delacroix) alle esplorazioni prospettiche (Baccio Bandinelli, Pieter de Hooch), il chiaroscuro (Luca Cambiaso, Jacob Jordaens, Joseph Wright of Derby) ei paesaggi drammatici dei romantici (Caspar David Friedrich, Carl Gustav Carus, Wilhelm Bendz). La mostra mette in luce anche le ombre nel lavoro degli impressionisti (Claude Monet) e dei post-impressionisti (Henri-Edmond Cross, Joaquín Sorolla y Bastida), la cui arte riflette l’arrivo della luce artificiale e il lavoro sulla teoria del colore nel XIX secolo . All’inizio del XX secolo, il forte controluce e le potenti ombre giocarono un ruolo chiave nella ricerca di un linguaggio formale di contrasto innovativo (Félix Vallotton, Hans Emmenegger). I punti salienti della mostra comprendono una sezione che riunisce le ombre inquietanti e paradossali dei simbolisti (William Degouve de Nuncques, Léon Spilliaert), degli espressionisti (Edvard Munch), dei surrealisti (Salvador Dalí, René Magritte, Max Ernst) e degli artisti del Nuovo Obiettività (Christian Schad, Niklaus Stoecklin). Nel frattempo gli usi dell’ombra nell’arte moderna e contemporanea si riflettono in opere iconiche di Pablo Picasso, Andy Warhol, Christian Boltanski e Joseph Kosuth e video di artisti (Vito Acconci, Jean Otth, Thomas Maisonnasse) che reinterpretano i grandi miti fondatori che collegano l’ombra a arte e conoscenza da Platone a Plinio. La mostra è arricchita da una vasta sezione fotografica, in particolare le impressionanti immagini di Edward Steichen, Man Ray, Lee Friedlander e Wolfgang Tillmans, che rivelano che anche la fotografia ha la sua ombra costante.



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