Cattolica Assicurazioni entra nel novero delle società che supportano il Teatro alla Scala di Milano: la compagnia veneta ha annunciato il suo sostegno all’istituzione culturale meneghina in veste di Fondatore Sostenitore. Fondata a Verona nel 1896 per tutelare da grandine e incendi i piccoli proprietari terrieri, Cattolica è oggi tra i grandi player del mercato assicurativo italiano e unica società cooperativa di settore quotata alla Borsa di Milano, dove è presente dal novembre 2000. Con quasi 3,6 milioni di clienti, il gruppo nel 2018 ha registrato una raccolta premi di circa 6 miliardi di euro e vanta una rete di 1.439 agenzie e di 1.924 agenti su tutto il territorio nazionale. Cattolica Assicurazioni ha scelto di sostenere il Teatro alla Scala di Milano, simbolo dell’eccellenza italiana a livello internazionale, perché vuole essere al fianco di chi fa cultura, nella convinzione profonda che promuovere la cultura sia un impegno civico a beneficio dell’intera società.
“Sono estremamente grato a Cattolica Assicurazioni per la scelta di sostenere il Teatro alla Scala – afferma il Sovrintendente Alexander Pereira – partecipando al nostro sforzo quotidiano per riaffermarne il livello di eccellenza artistica. Per noi ogni partner non è solo un sostegno finanziario ma un interlocutore sui progetti e un’occasione per intensificare la nostra presenza sul territorio.”
“Poter essere al fianco di un’istituzione come il Teatro alla Scala – ha aggiunto Paolo Bedoni, Presidente di Cattolica Assicurazioni – è per noi motivo di grande orgoglio. Creare cultura, favorire la conoscenza e promuovere la bellezza delle arti sono obiettivi che ci appartengono perché connaturati alla nostra responsabilità sociale d’impresa. Dopo l’accordo siglato lo scorso anno con la Fondazione Arena di Verona, e sulla scia di altri patrocini artistici, continua il nostro impegno per valorizzare il patrimonio culturale nazionale. Sostenere due tra i più conosciuti teatri dell’Opera al mondo ci consente di contribuire allo sviluppo dell’eccellenza e della tradizione italiana.”