La carta è facile da usare e allo stesso tempo sperimentale. Ha un’aura intima e senza pretese, è sottile e tattile. Anche nell’epoca della digitalizzazione, la carta è un mezzo su cui è rappresentato il mondo. Con circa 300 punti salienti e nuove scoperte dalla Deutsche Bank Collection, The World on Paper mostra il fascino che il mezzo di carta ha esercitato sugli artisti dal dopoguerra Modernismo e come questo materiale sensuale e pragmatico abbia continuamente aperto nuove possibilità creative.
La prima opera dello spettacolo è stata eseguita da Maria Lassnig nel 1948, mentre la più recente è stata creata da Zilla Leutenegger nel 2018. Per l’arte dopo il 1945, la Deutsche Bank Collection è una delle collezioni di opere su carta più importanti al mondo. La prima mostra al PalaisPopulaire documenta la diversità di questa straordinaria collezione d’arte, presente in edifici bancari e mostre in tutto il mondo. Lo spettacolo segna l’inizio di una serie di mostre nella nuova sede di Berlino che negli anni a venire farà luce su aspetti sempre nuovi della collezione.
The World on Paper riprende l’architettura del PalaisPopulaire e presenta su tre piani tre “mondi” tematici che trattano aspetti centrali dell’arte contemporanea. La prima parte è dedicata all’arte astratta. Un leitmotiv è il foglio di carta bianco vuoto, uno spazio mentale in cui sono mostrate le prime forme rudimentali, che poi si condensano in composizioni gestuali e geometriche e infine in numeri, simboli, parole e sistemi di ordinamento. Le prossime due sezioni della mostra si concentrano sull’immagine di sé delle persone, la loro visione del corpo e dell’identità, nonché la storia personale e collettiva.
L’ultima sezione indaga l’esame degli artisti sugli spazi urbani in costante cambiamento e si occupa delle tecnologie e delle nuove funzioni economiche e simboliche delle immagini. La mostra attinge anche ad altri media e pratiche: installazione, performance, scultura, film, teatro, letteratura e graphic novel.
The World on Paper documenta come l’attenzione per le opere su carta abbia dato origine a una collezione giovane e orientata al futuro. Quest’ultimo non è solo orientato agli epicentri e ai noti protagonisti del mondo dell’arte, ma anche alle aree periferiche: luoghi in cui giovani artisti e postazioni che hanno attirato poca attenzione possono essere scoperti, dove nuovi e spesso sorprendenti mondi si aprono allo spettatore .
Immagine: Andrea Zittel * 1965,
A-Z Homestead Units # 2, 2001
© Andrea Zittel
Tre World on Paper
Berlino – 27 settembre 2018 – 07 gennaio 2019