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Libri: gli incipit di grandi bestseller, da Pinocchio a Harry Potter

La seconda puntata della rubrica di FIRST Arte sugli incipit dei libri più letti della storia, propone quelli tra i 60 e gli 85 milioni di copie vendute.

Libri: gli incipit di grandi bestseller, da Pinocchio a Harry Potter

C.S. Lewis

Il leone, la strega e l’armadio (The Lion, the Witch and the Wardrobe) 1950

Lingua inglese

Copie stimate: 85 milioni

“C’erano una volta quattro bambini che si chiamavano Peter, Susan, Edmund e Lucy. Vivevano a Londra ma, durante la seconda guerra mondiale, furono costretti ad abbandonare la città per via dei bombardamenti aerei. Furono mandati in casa di un vecchio professore che abitava nel cuore della campagna, e poco meno di venti chilometri dalla più vicina stazione ferroviaria e a tre chilometri e mezzo dall’ufficio postale. Il professore non aveva moglie: alla casa badava la signora Macready, la governante, aiutata da tre cameriere che si chiamavano Ivy, Margaret e Betty (ma nella nostra storia c’entrano poco)”.

Henry Rider Haggard

Lei (She: A History of Adventure) 1887

Lingua inglese

Copie stimate: 83 milioni

“Holly è nella sua stanza, è sera, e qualche giorno dopo avrebbe avuto gli esami all’università per ottenere la carica di assistente professore. Si guarda allo specchio: più che un uomo sembra un mostro. È proprio questa sua bruttezza che lo ha portato ad essere un tipo schivo, solitario e misogino. Riceve la visita inaspettata (vista la tarda ora) del suo unico amico, Vincey, il quale si presenta con una strana cassa di ferro, le chiavi della stessa, ed una lettera, e gli annuncia che sarebbe morto la notte stessa a causa di un male incurabile del quale è affetto da molto tempo”.

Carlo Collodi

Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino 1881

Lingua italiana

Copie stimate: 80 milioni

“C’era una volta… — Un re! — diranno subito i miei piccoli lettori. — No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno. Non eraun legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze”.

Dan Brown

Il codice da Vinci (The Da Vinci Code) 2003

Lingua inglese

Copie stimate: 80 milioni

“Il famoso curatore del Louvre, Jacques Saunière, raggiunse a fatica l’ingresso della Grande Galleria e corse verso il quadro più vicino a lui, un Caravaggio. Afferrata la cornice dorata, l’uomo di settantasei anni tirò il capolavoro verso di sé fino a staccarlo dalla parete, poi cadde all’indietro sotto il peso del dipinto. Come da lui previsto, una pesante saracinesca di ferro calò nel punto da cui era passato poco prima, bloccando l’ingresso al corridoio. Il pavimento di parquet tremò. Lontano, un allarme cominciò a suonare”.

J. K. Rowling

Harry Potter e la camera dei segreti (Harry Potter and the Chamber of Secrets) 1998

Lingua inglese

Copie stimate: 77 milioni

“Non era la prima volta che scoppiava un litigio durante la colazione, al numero 4 di Privet Drive. Il signor Vernon Dursley era stato svegliato all’alba da un fischio acutissimo proveniente dalla camera di suo nipote Harry”.

Napoleon Hill

Pensa e arricchisci te stesso (Think and Grow Rich) 1937

Lingua inglese

Copie stimate: 70 milioni

“Davvero, i ”pensieri sono cose” e diventano incredibilmente potenti se li amalgamiamo con la chiarezza di intenti, la tenacia e il desiderio ardente di tradurli in oggetti concreti o ricchezze”.

J. K. Rowling

Harry Potter e i Doni della Morte (Harry Potter and the Deathly Hallows) 2007

Lingua inglese

Copie stimate: 69 milioni

“I due uomini apparvero dal nulla, a pochi metri di distanza, nel viottolo illuminato dalla luna. Per un istante rimasero immobili, le bacchette puntate l’uno contro il petto dell’altro; poi si riconobbero, riposero le bacchette sotto i mantelli e si avviarono rapidi nella stessa direzione. «Novità?» chiese il più alto dei due. «Le migliori possibili» rispose Severus Piton”.

J. K. Rowling

Harry Potter e il principe mezzosangue (Harry Potter and the Half-Blood Prince) 2005

Lingua inglese

Copie stimate: 68 milioni

“Era quasi mezzanotte e il Primo Ministro stava seduto da solo nel suo ufficio, a leggere una lunga relazione che gli scivolava via dalla mente senza lasciare la minima traccia. Aspettava una chiamata dal presidente di un paese remoto e, tra il chiedersi quando quel disgraziato avrebbe telefonato e il cercare di allontanare gli spiacevoli ricordi di una settimana lunghissima, faticosa e complicata, nella sua testa non c’era molto spazio per altro. Più cercava di concentrarsi sui caratteri stampati della pagina, più chiara vedeva la faccia maligna del suo avversario politico. Questi era apparso al telegiornale quel giorno stesso non solo per elencare tutte le cose terribili successe nell’ultima settimana (come se ci fosse bisogno di ricordarle), ma anche per spiegare perché fossero, dalla prima all’ultima, colpa del Governo”.

J. K. Rowling

Harry Potter e l’ordine della fenice (Harry Potter and the Order of the Phoenix) 2003

Lingua inglese

Copie stimate: 67 milioni

“Il giorno più caldo dell’estate — almeno fino a quel momento — volgeva al termine e un silenzio sonnacchioso gravava sulle grandi case quadrate di Privet Drive. Le automobili di solito scintillanti sostavano impolverate nei vialetti e i prati un tempo verde smeraldo si stendevano incartapecoriti e giallognoli, perché l’irrigazione era stata proibita a causa della siccità. In mancanza delle loro consuete occupazioni — lavare l’auto e falciare il prato — gli abitanti di Privet Drive si erano rintanati nella penombra delle loro case fresche, con le finestre spalancate nella speranza di indurre una brezza inesistente a entrare. La sola persona rimasta all’aperto era un adolescente che giaceva lungo disteso sulla schiena in un’aiuola fuori dal numero quattro”.

J. K. Rowling

Harry Potter e il calice di fuoco (Harry Potter and the Goblet of Fire) 2000

Lingua inglese

Copie stimate: 66 milioni

“Gli abitanti di Little Hangleton la chiamavano ancora Casa Riddle, anche se erano passati tanti anni da quando i Riddle ci abitavano. Si trovava sulla collina che dominava il villaggio: alcune delle finestre erano inchiodate, al tetto mancavano delle tegole e l’edera cresceva incolta sulla facciata. Un tempo Casa Riddle era stata una dimora elegante, certo l’edificio più vasto e grandioso nel raggio di chilometri, ma ora era umida, desolata e disabitata. Gli hangletoniani convenivano tutti che la vecchia casa era “sinistra”. Mezzo secolo prima, qualcosa di strano e terribile era successo là dentro, qualcosa di cui gli abitanti più anziani del villaggio amavano ancora discutere quando erano a corto di pettegolezzi”.

J. K. Rowling

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (Harry Potter and the Prisoner of Azkaban) 1999

Lingua inglese

Copie stimate: 65 milioni

“Harry Potter era un ragazzo insolito sotto molti punti di vista. Prima di tutto, odiava le vacanze estive più di qualunque altro periodo dell’anno. Poi voleva davvero fare i compiti, ma era costretto a studiare di nascosto, nel cuore della notte. E per giunta era un mago. Era quasi mezzanotte, e Harry era steso sul letto a pancia in giù, le coperte tirate sulla testa come una tenda, una torcia in mano e un grosso libro rilegato in pelle (Storia della magia, di Bathilda Bath) aperto e appoggiato sul cuscino. Fece scorrere la punta della penna d’aquila sulla pagina, aggrottando le sopracciglia, alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarlo a scrivere il tema: Perché i roghi di streghe nel Quattordicesimo Secolo furono completamente inutili”.

J.D. Salinger

Il giovane Holden (The Catcher in the Rye) 1951

Lingua inglese

Copie stimate: 65 milioni

“Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com’è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne. Primo, quella roba mi secca, e secondo, ai miei genitori gli verrebbero un paio di infarti per uno se dicessi qualcosa di troppo personale sul loro conto. Sono tremendamente suscettibili su queste cose, soprattutto mio padre. Carini e tutto quanto — chi lo nega — ma anche maledettamente suscettibili. D’altronde, non ho nessuna voglia di mettermi a raccontare tutta la mia dannata autobiografia e compagnia bella”.

Ellen G. White

La via migliore (Steps to Christ) 1892

Lingua inglese

Copie stimate: 60 milioni

“La natura e la rivelazione, allo stesso modo, testimoniano dell’amore di Dio. Il nostro Padre in cielo è la fonte della vita, della saggezza e della gioia. Osserva le cose meravigliose e belle della natura. Pensa al loro meraviglioso adattamento ai bisogni e alla felicità, non solo degli esseri umani, ma di tutte le creature viventi. Il sole e la pioggia, che allietano e rinfrescano la terra, le colline, i mari e le pianure, ci parlano dell’amore del Creatore. È Dio che procaccia i bisogni quotidiani di tutte le sue creature”.

Robert James Waller

I ponti di Madison County (The Bridges of Madison County) 1992

Lingua inglese

Copie stimate: 60 milioni

“Ci sono canzoni che nascono dall’erba punteggiata d’azzurro, dalla polvere di migliaia di strade di campagna. Questa ne incarna la poesia. È un tardo pomeriggio dell’autunno del 1989, io sono seduto alla mia scrivania, guardando il cursore che ammicca sul video del computer davanti a me, quando squilla il telefono. All’altro capo del filo c’è un ex abitante dell’Iowa, di nome Michael Johnson, che ora vive in Florida. Un amico gli ha inviato uno dei miei libri. Michael Johnson l’ha letto, l’ha letto anche sua sorella Carolyn, e hanno da propormi una storia che credono possa interessarmi”.

Umberto Eco

In nome della rosa 1992

Lingua Italiana

Copie stimate: 60 milioni

“Era una bella mattina di fine novembre. Nella notte aveva nevicato un poco, ma il terreno era coperto di un velo fresco non più alto di tre dita. Al buio, subito dopo laudi, avevamo ascoltato la messa in un villaggio a valle. Poi ci eravamo messi in viaggio verso le montagne, allo spuntar del sole. Come ci inerpicavamo per il sentiero scosceso che si snodava intorno al monte, vidi l’abbazia”.

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