Marco Goldin, con una lunga storia di curatore e organizzatore di mostre che hanno fatto storia, iniziando proprio nella sua città, Treviso, dove ha saputo portare a Casa dei Carraresi, al tempo in carico alla Fondazione CassaMarca ora UniCredit, dopo ben ventidue anni di successi espositivi ed aver esportato il suo “modello” in molte altre città, ha deciso di sospendere le attività espositive. Lo fa con una lunga lettera lettera pubblicata sul sito della sua società Linea d’Ombra. Ma da quanto traspare tra le righe, potrebbe essere solo un periodo di sospensione per dedicarsi ad altro, probabilmente al teatro, quel palcoscenico che lo ha sempre affascinato, una vera e grande passione che non ha mai nascosto e conoscendolo, sarà ancora un successo più che meritato.
“Vi aspetto, a partire dai prossimi mesi, e precisamente da novembre” nei teatri italiani per seguirmi nel racconto/spettacolo che sto preparando (con le musiche originali composte ed eseguite dal vivo da Remo Anzovino), che ho intitolato La grande storia dell’impressionismo. La storia puntuale dei fatti, lo sfolgorio dei colori nuovi, l’emozione della bellezza semplice. Il teatro non sarà il solo luogo in cui potremo incontrarci nella prossima stagione, perché Nexo Digital e 3D Produzioni, dopo il successo del primo docufilm che mi ha visto collaborare, quel Van Gogh. Tra il grano e il cielo uscito nei cinema italiani negli scorsi mesi di aprile e maggio, mi ha chiesto di pensare al soggetto di un nuovo docufilm, per il quale presterò la mia opera anche come co-sceneggiatore e al quale parteciperò come presenza critica parlando, in alcuni importanti musei americani, davanti ai meravigliosi dipinti di uno tra i più straordinari pittori di fine Ottocento. Agli ultimi anni della vita e dell’opera di questo artista ho infatti dedicato il soggetto del film, che sarà nelle sale italiane nell’aprile del 2019”.
Qui la lettera interamente pubblicata il 14 giugno, dove le immagini che accompagnano le sue parole parlano da sole.