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AMART – prima edizione con la Venere di Giusto Le Court

L’eclettismo, come di consueto, ispirerà lo stand di Domenico e Tomaso Piva alla prima edizione di AMART, che avrà come protagonisti, sculture, mobili, ceramiche e raffinati oggetti d’arte.

AMART – prima edizione con la Venere di Giusto Le Court

Verrà presentata un’eccezionale capolavoro ritrovato, la Venere che disarma Cupido in marmo bianco dello scultore Giusto Le Court (Ypres, 1627-Venezia 1679) che costituisce una straordinaria aggiunta al catalogo dell’artista fiammingo attivo a Venezia, massimo eponente del barocco lagunare. La sensualità di Venere, l’espressività del volto di Cupido, l’impareggiabile qualità tecnica nella resa della morbidezza della carne sono solo alcuni dei segni distintivi dello stile di quello che veniva chiamato già di suoi contemporanei “il Bernini Adriatico”.
Fra le sculture da ricordare anche il bassorilievo con profilo di filosofo di Giovanni Bonazza (Venezia, 1654 – Padova 1736), un altro grande nome del panorama artistico veneziano del XVIII secolo, quasi uno specialista del tema della galleria di ritratti di personaggi illustri del passato, alcuni dei quali conservati in importanti collezioni pubbliche italiane e straniere.

Superba anche la collezione di mobili: verrà esposta infatti la magnifica coppia di mobiletti intarsiati realizzata dal più grande ebanista lombardo, Giuseppe Maggiolini (Parbiago, Milano, 1738- 1814), per Giorgio Pio Pallavicini Trivulzio in occasione delle sue nozze nel 1787, di cui sono conservati i disegni preparatori nel Gabinetto dei Disegni al Castello Sforzesco di Milano, oltre ad una elegantissima console veneziana laccata della metà del Settecento, con motivi floreali e piano in diaspro.

Fra le ceramiche spiccano un piatto da pesce della Manifattura Ferretti di Lodi decorato da un luccio (1750 circa), un piatto in maiolica decorato con carte da gioco della Manifattura Antonibon di Nove (verso il 1760), pezzi di grande rarità sia per il soggetto decorativo che per l’eccellente stato di conservazione, e infine un gruppo di quattro bicchieri in porcellana decorati con personaggi musicanti della Real Fabbrica di Capodimonte (1754-1757) custoditi entro l’astuccio in cuoio originale, già in collezione di Casa Savoia.

E ancora le raffinate lacche veneziane del Settecento, fra cui una coppia di figurine di un turco e un moretto, probabilmente due re Magi, le bellissime scatole e i vassoi con cineserie e scene galanti, oltre ad una preziosa collezione di oggetti in tartaruga decorata a piqué in oro e madreperla, fra cui un eccezionale cofanetto contenente diverse scatolette di dimensioni minori, frutto del più alto artigianato napoletano della metà del Settecento.

AMART 2018, 9-12 maggio 2018, inaugurazione 8 maggio 2018 Milano.

 

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