Pubblichiamo l’articolo di Maria Regina Perissinotto apparso ieri su FIRSTonline su Marcello Fonte, vincitore della Palma d’oro come miglior attore protagonista al Festival del Cinema di Cannes per il film “Dogman” di Matteo Garrone.
Un uomo e un professionista, il cui personaggio ha attirato l’attenzione del grande pubblico per una vita decisamente originale, ma condita da aneddoti spesso infondati. Ecco come stanno realmente le cose.
Marcello Fonte, che tutti già chiamano Marcellino, ha vinto il premio per il miglior attore al festival di Cannes. E questo è ormai noto. Ma quello che non ci si aspettava è l’esplosione mediatica intorno a lui non come attore, ma come personaggio sorprendente anche fuori dal set. Le sue dichiarazioni candide e poetiche già sul palco a Cannes hanno sorpreso tutti e ora si è scatenata una corsa a saperne di più.
Del resto la vita Marcello è piena di aneddoti, che lui spontaneamente dispensa a piene mani.
La sua storia è strettamente legata a quella del fratello, che ha vent’anni più di lui, Pasquale Fonte,architetto di feng-shui, che per mantenersi agli studi a Roma negli anni 80 inizia a fare piccole comparsate a Cinecittà.
Da lì viene scritturato come coprotagonista in uno sceneggiato televisivo e Marcello,ancora bambino, mentre cena con i genitori, lo vede sullo schermo televisivo e prende la sua decisione: anche lui farà questo. Gli anni passano e giunto all’adolescenza, inizia a far preoccupare la madre, che decide di mandarlo a Roma per qualche tempo ospite del fratello. Qualche giorno si trasforma in dieci anni, dove gli aneddoti che Pasquale ora racconta sono infiniti.