“Ci sono anni che lasciano il segno più di altri e il 2020 è senz’altro uno di quelli. Il gruppo Iliad ha resistito bene al Covid e ha ritrovato il cammino della crescita in Francia”: con queste parole Thomas Reynaud, CEO di Iliad, ha commentato l’esercizio 2020, nel quale il gruppo tlc francese ha difeso l’utile netto, che però è crollato del 75% rispetto al 2019, da 1,7 miliardi a 420 milioni di euro. Il fatturato consolidato è stato di 5,87 miliardi, in progresso del 10,1%, e l’Ebitda di 1,95 miliardi (+18,4%). “Il risultato netto – spiega Iliad – è logicamente in calo rispetto al 2019 che aveva beneficiato di elementi non ricorrenti molto significativi, quali le plusvalenze dalla cessione di infrastrutture a Cellnex”. All’assemblea generale verrà proposto un aumento del dividendo a 3 euro dai precedenti 2,6 euro.
Il gruppo transalpino sottolinea di avere messo a segno, nell’anno del Covid, “un rimbalzo commerciale e un ritorno alla crescita in Francia, e una solida performance commerciale in Italia” e di essere attualmente, dopo lo sbarco anche in Polonia, “il sesto operatore europeo della telefonia mobile”, al servizio di 42,7 milioni di abbonati. Sul mercato italiano in effetti il business si è difeso bene: se l’Ebitda si è ridotto di altri 133 milioni di euro, diminuendo del 47,2% rispetto al rosso di 253 milioni del 2019, i ricavi sono aumentati del 58% a 674 milioni e il numero degli abbonati nel corso dell’anno è cresciuto di quasi 2 milioni a un totale di 7,24 milioni. Oggi Iliad si è affermato in Italia con una quota di mercato che è arrivata al 9%.
Sempre per quanto riguarda il mercato italiano, Iliad ha comunicato di aver “ampiamente superato l’obiettivo di dispiegamento della rete”, che era di 5.000 siti a fine 2020 e ha concluso l’anno con 6.100 siti attivi, con una crescita di 4.000 siti attivi in 12 mesi. Gli investimenti in Italia sono stati pari a 512 milioni, in aumento del 37,8%. Iliad conferma l’obiettivo dello sbarco nel fisso in Italia prima dell’estate 2021 e si pone come nuovo target il dispiegamento di 8.500 siti attivi alla fine del 2021.
“Il 2020 è stato anche l’anno di un cambiamento di dimensioni per Iliad che d’ora in poi si afferma come gruppo di telecom europeo con il successo di Iliad Italia e l’acquisizione di Play in Polonia”, ha ancora commentato Reynaud, citato in una nota, in cui sottolinea anche “l’impegno sull’occupazione e l’ambiente” che ha contrassegnato l’esercizio. Il gruppo precisa di avere creato 600 posti di lavoro netti durante il 2020, escludendo la Polonia.
In Francia, il suo mercato principale, Iliad ha segnato un aumento del fatturato dell’1,9% a 5 miliardi, per 2,7 miliardi (+2,1%) nel fisso), per 2,1 miliardi (+3,6%) nel mobile e per 194 milioni negli impianti (-15%). L’Ebitda sul mercato domestico è in progresso del 6% a 2,202 miliardi e il gruppo ha raggiunto l’obiettivo di un cash flow operativo superiore a 700 milioni escluso il B2B con 736 milioni. Gli abbonati sono aumentati complessivamente di 325mila a 20,1 milioni, per 13,3 milioni nella telefonia mobile (+63mila) e per 6,7 milioni nella fibra (+262mila).
In Polonia, che è integrata nei conti dal 18 novembre 2020, il fatturato è di 200 milioni di euro e l’Ebitda ammonta a 70 milioni. Gli abbonati registrati sono 15,4 milioni (+137mila) e sono per 12,3 milioni attivi (12,2 milioni nel mobile e per 126mila nel segmento ‘home’).
I conti di Iliad stanno convincendo gli investitori alla Borsa di Parigi: in apertura di seduta, il titolo della tlc è tra i migliori del CAC40, con un guadagno che supera il 4% in zona 160 euro per azione.