Erg ha chiuso il 2020 con un ebitda consolidato adjusted pari a 481 milioni di euro, in ribasso del 5% rispetto ai 504 milioni registrati nel 2019 a causa dello “scenario prezzi negativo causa impatto COVID-19, del perdurare di condizioni anemologiche e idriche sfavorevoli, e della progressiva uscita dal regime di cogeneratività dell’impianto CCGT. Effetti mitigati dal maggior contributo del solare in Italia e soprattutto dell’eolico all’estero”, fa sapere la società in una nota. Il consenso Bloomberg si aspettava un mol di 498 milioni.
Parlando delle singole attività, nell’Eolico il margine operativo lordo è stato pari a 282 milioni (-18 milioni), nel Solare a 66 milioni (+3 milioni), nell’Idroelettrico a 81 milioni (-6 milioni) e nel Termoelettrico a 67 milioni (-3 milioni).
I ricavi adjusted sono pari a 974 milioni di euro, in discesa di 48 milioni rispetto al 2019, mentre il risultato netto di gruppo adjusted si è attestato a quota 106 milioni di euro, in rialzo del 2% rispetto ai 104 milioni del 2019. Questi i principali dati contenuti nel bilancio 2020 approvato oggi, 12 marzo, dal cda della società. In virtù dei risultati ottenuti nel 2020, il consiglio di amministrazione ha inoltre deciso di proporre all’assemblea degli azionisti, in programma per il 26-27 aprile, la distribuzione di un dividendo di 75 centesimi per azione che sarà messo in pagamento il 26 maggio, con lo stacco della cedola previsto per 2 giorni prima.
Luca Bettonte, amministratore delegato di Erg, ha commentato: “Il 2020 è stato un anno particolarmente complesso per la crisi pandemica, con pesanti riflessi su domanda e prezzi dell’energia elettrica. In tale contesto, peraltro caratterizzato da ventosità e idraulicità in Italia molto inferiori alle medie storiche, riteniamo decisamente soddisfacenti i risultati raggiunti, con una flessione contenuta del margine operativo lordo rispetto allo scorso anno, ma all’interno della guidance. L’utile netto al contrario è in crescita grazie ad una struttura di debito più efficiente. Segnali che confermano ulteriormente la solidità e la resilienza del gruppo”.
Sotto il profilo industriale, “prosegue, seppur con qualche ritardo dovuto alla crisi pandemica e al difficile contesto autorizzativo in Europa, il percorso di crescita all’estero dove la capacità eolica attualmente in costruzione o ready to build ha raggiunto i 336 MW tra Regno Unito, Francia e Polonia mentre in Germania è stato firmato un accordo di co-sviluppo per 600 MW nel fotovoltaico. Operativo il Framework Agreement con Vestas (790 MW) e con Enercon (190 MW) per la fornitura di aerogeneratori destinati al repowering e a progetti greenfield in Francia e UK”, sottolinea la società.
Tornando ai risultati finanziari e prendendo in considerazione solo il IV trimestre del 2020, il MOL consolidato adjusted è pari a 119 milioni di euro, 5 milioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre il risultato netto di gruppo adjusted è pari a 27 milioni di euro e si confronta con i 29 milioni del IV trimestre del 2019.
Per quanto riguarda il 2021, Erg prevede un margine operativo lordo compreso in un intervallo tra 480 e 500 milioni di euro, un indebitamento netto tra i 1.350 e i 1.450 milioni, inclusivi di investimenti che si attesteranno tra i 235 e i 275 milioni, in gran parte destinati alla costruzione dei progetti greenfield in Gran Bretagna, Polonia e Francia.
L’ad si dice fiducioso “che il 2021 possa segnare la progressiva e definitiva uscita dalla pandemia, e stiamo quindi aggiornando il Piano Industriale per il periodo 2021-2025 che presenteremo in occasione dei risultati del primo trimestre, quando avremo anche una maggiore visibilità sul contenuto effettivo dei Recovery Plan degli Stati Membri dell’Unione Europea”, ha concluso Bettonte.
Dopo la pubblicazione dei conti, a Piazza Affari il titolo Erg cede il 2,63% a quota 25,22 euro.